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Reuters

Brunello di Montalcino giudicato miglior vino al mondo ... Un Brunello di Montalcino del 2001 è stato giudicato ieri il miglior vino del mondo da una rivista americana specializzata. Lo annuncia in una nota il sito Internet winenews.it. Uno dei simboli dell'industria enologica italiana, il Brunello prodotto in Toscana, ha conquistato il primo posto della speciale classifica "Top 100" stilata ogni anno dalla rivista Wine Spectator, considerata la "bibbia" del vino mondiale.
"E' una soddisfazione impagabile che mi riempie di gioia, abbiamo lavorato moltissimo in vigna e in cantina e questo premio ci ripaga di tutti i sacrifici di questi anni", ha detto a www.winenews.it Giacomo Neri, produttore del vino premiato, il "Tenuta Nuova 2001" firmato Casanova di Neri, una delle cantine più prestigiose di Montalcino, si legge nella nota.
La classifica del Wine Spectator (www.winespectator.com), uno dei verdetti più attesi dagli enologi internazionali, vede al nono posto un'altra etichetta italiana: la toscana La Brancaia con il suo "Il Blu", prodotto con uve sangiovese (50%), merlot (25%) e cabernet sauvignon (25%).
Con tre presenze per parte, sono però i vini americani e francesi a dominare la classifica. Il Quilceda Creek Cabernet Sauvignon del 2003 di Washington si è classificato secondo, mentre terzo è arrivato un Bordeaux, il Chateâu Leoville Barton St. Julien del 2003. Al quarto posto un vino cileno, il Concha y Toro Cabernet Sauvignon Puente Alto Don Melchor, del 2003. Dietro al sudamericano due vini francesi, il Domaine du Pegau Châteauneuf-du-Pape Cuvée Cuvèe Réservée di Rhône e un altro Bordeaux, il Chateâu Lafaurie-Peyraguey Sauternes, entrambi del 2003, l'annata più redditizia considerando che sono stati imbottigliati in quell'anno sei dei dieci vini entrati nei primi dieci posti. Due californiani - il Kosta Browne Pinot Noir Russian River Valley del 2004 e il Kongsgaard Chardonnay Napa Valley del 2003 - hanno ottenuto il settimo e ottavo posto, davanti al toscano "Il Blu" di Brancaia del 2004, mentre decimo è un australiano, il Two Hands Shiraz Barossa Valley Bella's Garden del 2004.
La classifica "Top 100" di Wine Spectator ha debuttato nel 1988 e col tempo è diventata una classifica in grado di orientare il mercato enologico. Tra gli esperti della rivista americana ad aver degustato oltre 12.000 vini per l'edizione 2007, James Suckling, che cura gli assaggi dei vini italiani ed europei. Oltre ai criteri di qualità e aroma, la selezione avviene secondo il prezzo, la disponibilità di produzione ed un "fattore x" che i giornalisti di Wine Spectator definiscono "excitement".

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