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Reuters

Vino, in Umbria e Sardegna i rossi che “salvano” il cuore ... I vini rossi fanno bene al cuore. Ma non tutti allo stesso modo, dice uno studioso britannico, che ha individuato tre veri e propri “salvavita” in Umbria e Sardegna.
“Punteggio pieno solo per tre grandi rossi italiani: il Sagrantino “25 anni” e il Sagrantino “Collepiano” della tenuta umbra Caprai e il “Rosso Superiore” della Cantina del Mandrolisai, emergente cantina sociale dell'entroterra sardo”, dice in una nota www.winenews.it, uno dei siti di riferimenti degli enoappassionati, commentando i risultati a cui è giunto lo studioso Roger Corder, autore del best seller “The red wine diet” (La dieta del vino rosso).
Dunque non tutti i vini rossi hanno lo stesso potere di prevenzione di patologie cardiache, che dipende dalla concentrazione di procianidine e di resveratrolo, “due particolari antiossidanti appartenenti agli ormai famosi polifenoli”.
“Archiviati bicchieri, grappoli, bottiglie e stelle, Corder valuta i vini della salute utilizzando i cuori”, e il punteggio massimo - cinque cuori - va, appunto, a questi tre vini.
“Nettamente più numerosi , invece, i “quattro cuori”: Marco Oberto, Barolo Ciabot-Berton; Pio Cesare, Barolo; Luigi Einaudi, Dolcetto di Dogliani; Tenuta Allegrini, Palazzo della Torre; Le Pupille, Morellino di Scansano; Fattoria di Magliano, Poggio Bestiale; Di Majo Norante, Aglianico Contado; Vesevo, Aglianico Beneventano; Fatascià, Alire; Ceuso, Custera; Cantina del Mandrolisai, Kent’Annos”.
Il libro di Corder, professore ordinario in terapie sperimentali al William Harvey Research Institute di Londra, è uscito in Gran Bretagna un anno fa ed è stato pubblico anche negli Stati Uniti lo scorso autunno.
Corder ha analizzato 300 vini provenienti per lo più da Europa e Sud America, ma anche da Australia e Stati Uniti, si legge sul sito www.the-red-wine-diet.com. Solo l’8,5% ha ottenuto quattro cuori (molto buono) e solamente l’1,5% cinque (eccellente).

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