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“RICHIEDERE IL RISPETTO DELLE REGOLE A TUTELA DELLE RISORSE MARINE ED A SALVAGUARDIA DI UN REDDITO DEI PESCATORI NON E’ REPRESSIONE, MA RISPETTO DELLA LEGALITA’”: A DIRLO E’ IL MINISTRO GALAN SULLA PESCA ABUSIVA DI VONGOLE NELLA LAGUNA DI VENEZIA

“Richiedere il rispetto delle regole poste a tutela delle risorse del mare e a salvaguardia di un reddito durevole dei pescatori non è repressione, è rispetto della legalità. Un valore che evidentemente sfugge a chi mi ha criticato, a proposito della pesca abusiva di vongole nella laguna di Venezia”. A dirlo è il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Giancarlo Galan, che, aggiunge, “io non accuso i veri pescatori, accuso coloro che abusivamente si presentano come pescatori, ma che in realtà operano contro l’economia della pesca perché, con le loro azioni illegali e a volte violente, danneggiano gravemente l’intera filiera di quel tipo di pesca, alla base di una delle massime eccellenze del nostro patrimonio culinario”.

“Lo sviluppo sostenibile della pesca - prosegue Galan - è fatto proprio dai pescatori, che sono coloro che hanno piena consapevolezza e rispetto delle norme. Di qui l’obbligo di evitare la pesca in zone e tempi vietati, e questo proprio a garanzia del mondo della pesca nel suo insieme, compresi gli interessi vitali delle future generazioni. Io sto dalla parte della pesca legale, non dalla parte di chi pretende di pescare in modo abusivo sempre e dovunque la pesca in modo abusivo. E se la pesca delle vongole in laguna presenta problemi e difficoltà di vario genere - conclude Galan - certamente ciò non è dovuto a responsabilità ministeriali. Sono altre infatti le istituzioni che di questo dovrebbero occuparsi attivamente, avendone diretta competenza, tenendo però sempre conto di ciò che impongono la legge e il senso di responsabilità verso l’economia della pesca e verso la salute dei consumatori”.

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