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POLITICA E SOSTENIBILITÀ

Ridurre lo spreco alimentare entro il 2030: Consiglio e Parlamento Ue fissano gli obiettivi

Si punta al -10% per gli scarti di lavorazione e produzione, e al -30% dal commercio al dettaglio, ristorazione e consumi domestici
COMMERCIO AL DETTAGLIO, CONSUMI DOMESTICI, LOTTA ALLO SPRECO, PRODUZIONE, RISTORAZIONE, SPRECO ALIMENTARE, UE, Non Solo Vino
Ridurre lo spreco alimentare entro il 2030: Consiglio e Parlamento Ue fissano i target

Ogni anno, nell’Unione Europea, vengono generati oltre 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, per una perdita stimata di 132 miliardi di euro. Numeri che si traducono in devastanti impatti economici, ambientali e sociali. Emerge dal sito del Consiglio dell’Unione Europea in un comunicato stampa, rilasciato oggi, 19 febbraio, in cui viene delineato l’accordo provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento dell’Unione Europea circa la riduzione degli sprechi alimentari entro il 2030.
“L’accordo provvisorio dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento prima di essere sottoposto a revisione giuridico-linguistica. Una volta adottato formalmente, gli Stati membri dell’Ue avranno fino a 20 mesi per aggiornare le proprie leggi nazionali per seguire le nuove regole”, afferma il Consiglio. Per raggiungere questi “ambiziosi ma realistici obiettivi” - comunica in una nota il Consiglio dell’Unione Europea - in vista della revisione della direttiva quadro dell’Ue in materia di rifiuti, Consiglio e Parlamento vogliono che gli Stati membri riducano del 10% gli scarti di lavorazione e produzione rispetto alla quantità media di scarti alimentari generati in questi settori nel 2021-2023; e del 30% pro capite i rifiuti provenienti dal commercio al dettaglio, dai ristoranti, dai servizi di ristorazione e dalle famiglie rispetto alla quantità media di rifiuti alimentari generati in questi settori nel 2021-2023; e donare volontariamente il cibo invenduto ritenuto sicuro per il consumo umano, conclude la nota.
È la prima volta che l’Ue fissa obiettivi ambiziosi di riduzione degli sprechi alimentari per sistemi alimentari più sostenibili, sottolinea Paulina Hennig-Kloska, Ministra del Clima e dell’Ambiente della Polonia, a cui spetta la Presidenza di turno dell’Ue fino al 30 giugno 2025.

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