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IL TREND

Ristorazione: recupero nel 2022, ma non ancora ai livelli del 2019. I dati Tradelab by Federvini

Nei primi 4 mesi forte recupero dei consumi di vino (+198% sul 2021, con l’Italia in lockdown), che vale il 12% del beverage fuori casa

È in forte recupero la ristorazione italiana, ed è un bene anche per il vino, che in questo canale veicola la maggior parte dei prodotti a più alto valore aggiunto. Ma le previsioni per la seconda parte dell’anno, tra preoccupazioni per guerra, economia ed inflazione, dicono che il 2022, nella migliore delle ipotesi, si avvicinerà ai livelli pre-pandemia, ma il giro d’affari sarà ancora al di sotto del 2019. È il quadro tratteggiato dalla ricerca di Tradelab by Federvini, oggi, in assemblea generale Federvini. Come emerge dai dati, il 2021 ha segnato una ripresa marcata del food & beverage nel fuori casa, con 65 miliari di euro in valore (il 27% dei consumi di vino, spirit e cibo complessivi), ma ancora con un saldo del -23% sul 2019. Nei primi 4 mesi del 2022, soprattutto grazie ad aprile, il recupero è quasi pieno (-3% sul 2019), con un valore intorno ai 24 miliardi di euro (nonostante ancora un -30% di turisti stranieri). Ma se diminuiscono i timori legati al Covid-19, crescono, seppur leggermente, quelli legati alla situazione economica, tra inflazione e guerra, con il 76% degli italiani che si dice abbastanza o molto preoccupato. Con il 72% degli italiani che sperimenta rincari dei prezzi del food and beverage (con il 70% che indica anche il vino tra questi). E nel complesso, dunque, la previsione per i consumi fuori casa di wine & food, dice che nel 2022 non torneremo agli 85 miliardi di euro del 2019: lo scenario migliori si ferma ad 82, quello peggiore a 78. Il quadro però, seppur non disteso, non è pessimo: tra gennaio ed aprile, l’incidenza del consumo di vino e spirits nelle visite fuori casa degli italiani è del 14%, con wine & spirits che hanno rappresentato il 21% del consumo complessivo delle bevande. Con le bevande alcoliche che nei primi 4 mesi del 2022 sono la categoria che cresce di più sul 2021 (quando l’Italia è stata a lungo in lockdown o con restrizioni forti, ndr), a +186% (con vino e bollicine a +198%, meglio della birra a +159%), contro il +99% delle bevande analcoliche . Una riscossa trainata soprattutto dai giovani tra 25 e 35 anni (+537%) e dalle donne (+326%). Il vino, tra le bevande consumate fuori casa, vale il 12,2% del mercato, dietro ovviamente all’acqua (43,5% della quota), ma anche alle bevande gassate (15,8%, ma in calo) e alla birra (13,7%). Con gli italiani che hanno consumato vino soprattutto al ristorante (65% del consumo fuori casa), e al bar (27%), soprattutto in ristoranti di fascia alta (84%), con una distribuzione più o meno equa tra pranzo (38%) e cena (33%), con gli aperitivi serali al 16% (il doppio di quelli pre-pranzo, all’8%).

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