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Ritorno dalle vacanze agostane in pompa magna per Sotheby’s: la celeberrima casa d’aste apre la stagione 2016/2017 a New York alzando il sipario su oltre 1.500 lotti, per un valore complessivo stimato tra i 3,6 e i 4,5 milioni di dollari

Il mondo del collezionismo globale di vini di lusso e da investimento si “risveglia” dal torpore estivo, per così dire, con tre aste decisamente di rilievo targate Sotheby’s: il 9 e 10 settembre, a New York, la casa d’aste di origini britanniche alzerà il sipario sulla collezione privata di John Brincko, un vero e proprio “tesoro” composto da 400 lotti, per un valore complessivo stimato tra gli 1,1 e gli 1,4 milioni di dollari, e su altre due aste, composte da non meno di 1.200 lotti.
Come di consueto, i nomi che la fanno da padrone sono quelli dei grandi di Francia, a partire da non meno di 85 lotti di Domaine de la Romanée-Conti, in gran parte ancora nelle casse originali, che da soli compongono circa la metà del valore dell’asta; a seguire, poi, La Tâche (1971-2011), Montrachet (2005 e 1988-2011), Richebourg (1971-2011), oltre 40 lotti di J.-F. Coche-Dury e così via.
Nei due giorni, poi, Sotheby’s batterà inoltre all’asta altre due collezioni, entrambe composte da 600 lotti: la prima ha un valore complessivo stimato tra gli 1,3 e gli 1,9 milioni di dollari (e la sola quota di vini di Borgogna quotata tra 1 e 1,4 milioni), mentre la seconda - una sorta di “compilation” di 18 diverse collezioni private - ha un valore complessivo stimato tra gli 1,2 e gli 1,6 milioni di dollari. Anche qui la parte del leone la faranno i “soliti noti” di Borgogna e Bordeaux: DRC, Chevalier Montrachet (1995-2004), Bâtard Montrachet (1992-2004), Ponsot Clos de la Roche Vieilles Vignes, Armand Rousseau (1995-2003) Haut Brion (1966-2009), Lafite (1929-2009), Margaux (1970-2009), Mouton Rothschild (1959-2009) e Latour (1964-2009), solo per citarne alcuni.

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