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TENDENZE

Salute, ambiente e innovazione: le chiavi per il futuro del food, secondo i consumatori

Il trend rilevato dal Food Industry Monitor, l’Osservatorio dell’Università di Pollenzo
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Salute, ambiente e innovazione: le chiavi per il futuro del food, secondo i consumatori

Salute, ambiente e innovazione sono le chiavi per il post Coronavirus nel settore food, uno dei comparti più forti del nostro Paese ma anch’esso travolto nel 2019 dal vortice Coronavirus. È uno dei focus del Food Industry Monitor, l’Osservatorio nazionale dell’Università di Pollenzo, che stima una perdita del giro d’affari nel 2020 nell’ordine del -5,5%, ma prevede già un recupero, nel 2021, di un possibile +7,7%. A patto che le imprese sappiano ascoltare i consumatori, che oggi più che mai vogliono alimenti biologici, sani, senza conservanti e coloranti e sostenibili, dal packaging fino al prodotto stesso.
Questo dicono le tendenze di mercato, analizzate su oltre 900 media specializzati nel periodo 2015-2019, che vedono in testa il tema degli alimenti salutari, che ha avuto il maggiore incremento di citazioni. Mentre i media internazionali hanno mostrato crescente attenzione ai temi della sicurezza alimentare e dei processi di trasformazione del cibo, l’interesse italiano è concentrato sulle caratteristiche nutrizionali e sui temi della tradizione.
“Questi dati - spiega Carmine Garzia, relatore della ricerca, coordinatore scientifico dell’Osservatorio e docente di management all’Università di Scienza Gastronomiche di Pollenzo - si riferiscono ai media prima dell’emergenza Coronavirus, ma ci aspettiamo che le tendenze emerse abbiano un ulteriore rafforzamento dopo la pandemia”
Anche l’analisi dei modelli di business evidenzia che l’offerta è costituita per il 40% da alimenti salutari, fatti con materie prime di origine biologica, oppure ottenuti con processi di trasformazione poco invasivi, senza additivi e conservanti artificiali, con benefici di tipo funzionale (cibi salutari negli effetti). Tuttavia, solo il 7% delle aziende enfatizza nella propria comunicazione il tema della salute: e solo chi lo fa poi vince. “Le aziende che hanno saputo enfatizzare il tema salute - precisa Alessandro Santini, Head of Corporate Advisory di Ceresio Investors, partner di Pollenzo nella realizzazione dell’Osservatorio - hanno avuto tassi di crescita e redditività commerciale più elevate. Il differenziale è significativo: l’incremento di Roic (ritorno sul capitale investito) è del 25% superiore rispetto alle aziende che non fanno questo tipo di comunicazione”.
Di rilievo anche il tema della sostenibilità ambientale “utilizzato dal 50% del campione - aggiunge Gabriele Corte, direttore Ceresio Investors. Ad esempio, oltre il 68% delle aziende utilizza packaging a basso impatto ambientale. Centrale il tema della tradizione, utilizzato in modo intensivo dall’80% delle aziende”.

Che, però, si concentrano sempre di più sull’innovazione di processo. Il 9% di esse ha registrato almeno un brevetto nel periodo 2010-2019. Il 62% dei brevetti riguardano le innovazioni dei processi produttivi, il 38% le innovazioni di prodotto. Il comparto del caffè si conferma tra i più innovativi, con 4,1 brevetti in media per azienda.

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