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Salute / La Repubblica

Resveratrolo, potente antiaging ... Secondo David Sinclair, professore di Patologia della Harvard Medical School di Boston negli Stati Uniti, è possibile considerare i cosiddetti "geni regolatori dell’età" dei veri e propri guardiani delle cellule umane. Tra questi uno dei più feroci (nel difendere la salute delle cellule e quindi del corpo) è un enzima conosciuto con il nome di sirtuina che agirebbe, secondo Sinclair, come un regolatore degli altri enzimi che intervengobo nei meccanismi di "difesa e buona salute" delle cellule. In realtà non è solo Sinclair ad avere questa idea ed è noto che le sirtuine, enzimi in grado di favorire la sopravvivenza cellulare ai vari stress e danneggiamenti evitandone la morte, rappresentano l’elemento centrale del processo di invecchiamento.
È anche risaputo che una dieta alimentare con poche calorie è in grado di aumentare l’attività di questi enzimi e si argomenta che tutte quelle molecole in grado di aumentare l’attività delle sirtuine possono avere l’effetto di rallentare l’invecchiamento e allungare la vita. L’individuazione di queste nuove sostanze è alla base della ricerca scientifica del professor Sinclair e di Konrad Howitz, direttore dei laboratori di Patologia Molecolare della Biomol, pubblicata sul numero di agosto dell’autorevole Nature. La scoperta riguarda i polifenoli contenuti in verdura, frutta, olio d’oliva e vino rosso (presenti nella Dieta mediterranea) che sarebbero in grado di stimolare le sirtuine.
Gli studiosi, seppur entusiasti, mostrano una sana cautela e sottolineano che il loro obiettivo non è la ricerca dell’immortalità. Tuttavia, affermano che nel corso delle sperimentazioni dopo aver introdotto il resveratrolo, notavano che alcune cellule, trattate con questo polifenolo, vivevano più a lungo rispetto ad altre ed inoltre una più bassa concentrazione di revestrarolo sembrava offrire una migliore protezione rispetto ad un più alto dosaggio di questo.
Le molecole che hanno dimostrato (sperimentalmente) di poter "allungare la vita" appartengono dunque alla categoria dei "Polifenoli" e il resveratrolo, in particolare, ha dimostrato di aumentare del 6080 per cento la vita del lievito del pane (Saccharomyces cerevisiae). Tale "allungamento" avviene attraverso la stimolazione della sirtuina, una proteina denominata Silent Information Regulation (SIR2, il cui corrispondente è nell’organismo umano è il SIRT di cui si conoscono sette tipi) portandole a vivere fino a 38 generazioni rispetto alle normali 19.
Lo studio di Sinclair e Howitz dimostra che i polifenoli, del vino rosso in particolare, potrebbero aumentare in risposta a situazioni di stress la risposta di quelle sostanze che regolano la vita cellulare, le sirtuine in particolare, incrementando così le possibilità di sopravvivenza delle cellule. Anche se il resveratrolo, presente nell’acino dell’uva, nel succo e nel vino rosso, si è dimostrato il più efficace, aiutando così a spiegare come un moderato consumo di vino rosso è associato ad una bassa incidenza di disturbi cardiovascolari e sperimentalmente alla prevenzione di forme tumorali, anche altri polifenoli possono agire nello stesso senso.
La quercetina presente nell’olio di oliva, in cipolla, mela, lattuga, broccoli e nel tè ad esempio, senza dimenticare le antocianine, miricetina e molto interessante sarà valutare il tirosolo, ad azione antiossidante e in grado di combattere la formazione dell’arteriosclerosi. Termino con la raccomandazione del National Institute of Aging americano che sconsiglia di aumentare il livelli di assunzione di resveratrolo quotidiani perché potrebbe non portare alcun giovamento.

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