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ITALIA DA SALVARE

“Salvare i locali storici delle città italiane, monumenti a tutti gli effetti, da tutelare”

Le richieste di Alessandro Cavo, guida de “Gli Storici”, sindacato di locali che svolgono la loro attività da almeno 70 anni, alla Camera dei Deputati
FIPE CONFCOMMERCIO, GLI STORICI, LOCALI STORICI, LUCA CAVO, MADE IN ITALY, STORIA, Non Solo Vino
Il caffè Gilli di Firenze, uno dei locali storici italiani

Incentivi per salvare i locali storici delle città italiane, quelli che hanno fatto la storia e costruito buona parte della socialità nel Belpaese, luoghi che sono “sono monumenti a tutti gli effetti e come tali sono un patrimonio collettivo che deve essere adeguatamente valorizzato e promosso nel mondo. Non farlo significa provocare un danno alle generazioni passate, presenti e future”. Parole di Alessandro Cavo, presidente dell’associazione di categoria “Gli Storici”, il sindacato dei locali che svolgono la loro attività da almeno 70 anni (locali come la Pasticceria e Liquoreria Marescotti di Genova, il Caffè & Baratti Milano di Torino, il Ristorante Savini di Milano, il Caffè Paszkowsky ed il Caffè Gilli di, Firenze, il Caffè dei Costanti di Arezzo, il Palazzo del Freddo - Gelateria Fassi ed il Ristorante Angelino ai Fori di Roma o il Ristorante Umberto di Napoli, per esempio), da poco entrata a far parte di Fipe/Confcommercio, oggi in audizione alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
Tra il 2008 e il 2019, nel centro storico di Milano, i ristoranti tradizionali sono cresciuti del 65%, mentre take away o pizzerie al taglio sono più che triplicati, +339,4%. Discorso simile a Genova, dove, nel decennio 2008-2019, i locali senza somministrazione sono cresciuti del 115,7%, mentre i ristoranti solo del 33,7%. Uno snaturamento dei centri storici delle principali città italiane che preoccupa non poco i rappresentanti dei pubblici esercizi. Ed è da questa fotografia della situazione che è partito Alessandro Cavo.
“Quelli che rappresentiamo sono locali che hanno letteralmente fatto la storia del nostro Paese - ha sottolineato il presidente - luoghi attrattivi per turisti, italiani e internazionali, che vogliono vivere un’esperienza unica. Valorizzarli con politiche, fiscali e non solo, adeguate, è il solo modo per mantenerli in vita, garantendo alle nostre città un’offerta qualitativa sempre molto alta e, allo stesso tempo, conservando un romanticismo che non può passare attraverso i take away”.
In dettaglio, il presidente Cavo ha chiesto la tutela dei pubblici esercizi storici non solo nei centri delle città ma su tutto il territorio nazionale al fine di incentivare il Governo nell’attuazione di politiche di favore per i locali storici. Non ultima, la richiesta di semplificare i rapporti con le Soprintendenze per snellire gli iter autorizzativi e burocratici, oltre ai costi elevati, per gli imprenditori che vogliono ristrutturare i propri locali, mantenendo naturalmente intatto lo spirito e lo stile originario.

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