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SANA (BOLOGNA, 10/13 SETTEMBRE) - FOOD: BIOLOGICO, IN GDO AUMENTO VENDITE PER NUMERO E VALORE. EMERGE DAI DATI ISMEA-NIELSEN

A dispetto di una generale flessione dei consumi dettata dalla crisi economica, il mercato del biologico in Italia ha registrato, nei primi 6 mesi 2009 e nel settore della grande distribuzione, un incremento del 7,4% in valore e dell’8,5% in quantità sul 2008, per 350 milioni di euro: emerge dai dati Ismea/AcNielsen, diffusi oggi dal Sana, il Salone internazionale del Naturale, in programma dal 10 al 13 settembre a Bologna.

Tra i settori che hanno evidenziato gli incrementi maggiori si segnalano l’ortofrutta, le bevande e le uova, il cui consumo è aumentato di oltre il 35% dal 2005 al 2007 e nei solo supermercati i consumatori italiani ne acquistano più di 250.000 al giorno. Complessivamente, tutte le categorie di prodotti biologici sono in crescita: ogni giorno, ad esempio, nella grande distribuzione si acquistano 15 tonnellate di yogurt e oltre 40.000 litri di latte biologici. Il consumo è particolarmente forte nelle regioni nel nord ovest e nord est d’Italia.

Il mercato del biologico italiano è stimato tra i 2,8 e i 3 miliardi di euro con 1,8 miliardi di vendite al dettaglio in negozi specializzati, supermercati, vendite dirette delle aziende agricole, consegne a domicilio e gruppi di acquisto. Il canale dei punti vendita specializzati in soli prodotti biologici (1.000 negozi in tutta Italia) ha segnato performance anche superiori facendo registrare una crescita media dal 10% (negozi indipendenti) al 15% (punti vendita in franchising).

Il settore produttivo del biologico si caratterizza per dati originali se confrontati con la situazione generale dell’economia italiana: alta percentuale di donne imprenditrici (25% del totale), di giovani (il 50% ha meno di 50 anni), di scolarizzazione elevata (la metà dei produttori bio ha il diploma e il 17% la laurea) e la propensione alle nuove tecnologie. Da rilevare anche la grande diffusione dei prodotti bio nella ristorazione collettiva: in 750 Comuni italiani, le mense scolastiche utilizzano alimenti biologici per un totale di oltre 1 milione di pasti al giorno.

Il boom del biologico conferma puntualmente i risultati di una ricerca condotta dall’Osservatorio permanente sui consumi (che sarà poi presentata nel dettaglio al Sana) da cui emerge come la qualità del prodotto sia sempre più legata all’etica e alla responsabilità sociale.

Secondo quanto spiegato dal direttore dell’Osservatorio, Giampaolo Fabris, il 40% degli italiani è disposto a pagare di più un bene la cui produzione ha rispettato l’ambiente e i diritti dei lavoratori; il 44% del campione preso in esame ha dichiarato aumentata, nell’ultimo anno, l’attenzione sul fronte della sostenibilità ambientale. In sintesi, se in passato la sensibilità verso i prodotti biologici era propria solo di una nicchia di citttadini ora sembra essersi allargata ad una larga platea di consumatori. Gli acquirenti più assidui del biologico sono giovani e le persone con un alto livello di scolarizzazione.

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