Il Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido, il Montiano 2019 di Falesco (Famiglia Cotarella), il Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2018 di Lungarotti, il Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 di Velenosi, l’Es Primitivo 2020 di Gianfranco Fino, il Montefalco Sagrantino 25 Anni 2018 di Caprai, il Sodi di San Niccolò 2018 di Castellare di Castellina, il Tignanello 2019 della Famiglia Antinori, il Carignano del Sulcis Superiore Terre Brune 2018 di Santadi ed il Bolgheri Superiore Dedicato a Walter 2018 di Poggio al Tesoro (Allegrini): sono i simboli del vino italiano nel mondo, tra i desiderata di collezionisti e investitori, ma prima di tutto vertice della piramide qualitativa dell’enologia italiana, sempre più solida e ampia, perché l’eccellenza, nel vigneto Italia, è sempre più la regola, riconosciuta dai mercati quanto dalla critica, nazionale ed internazionale, ossia, i vini rossi italiani con i migliori punteggi in assoluto secondo la classifica di “Gentleman”, mensile del gruppo “Milano Finanza”, che ogni anno mette in fila i migliori 100 vini italiani dall’incrocio di sei delle guide italiane più importanti: Vini d’Italia (Gambero Rosso), I Vini di Veronelli, Bibenda (Fondazione Italiana Sommelier), Vitae (Associazione Italiana Sommelier), Annuario dei Migliori Vini Italiani (Luca Maroni) e la Guida Essenziale ai Vini d’Italia (Daniele Cernilli).
Scorrendo la “Top 100”, alla posizione n. 11 troviamo il Montevetrano 2020, alla n. 12 Habemus Etichetta Bianca 2020 di San Giovenale, alla n. 13 il Primitivo di Manduria Raccontami 2020 di Vespa Vignaioli per Passione, alla n. 14 il San Leonardo 2017 e alla n. 15 il Castello del Terriccio 2018. E ancora, alla posizione n. 16 l’Amarone Classico Riserva Capitel Monte Olmi 2016 di Tedeschi, alla n. 17 il Suisassi Syrah 2019 di Duemani, alla n. 18 il Kurni 2020 di Oasi degli Angeli, alla n. 19 il Maremma Toscana Merlot Baffonero 2019 di Rocca di Frassinello e alla posizione n. 20 l’Amarone Classico Sant’Urbano 2018 di Speri. Quindi, alla posizione n. 21, il Pinot Nero Trattmann Riserva 2019 di Girlan, alla n. 22 il Duemani 2019 di Duemani, alla n. 23 ilMonteverro 2019, alla posizione n. 24 il Carmignano Riserva 2019 di Piaggia e alla n. 25 l’Amarone della Valpolicella Classico 2018 di Allegrini, per citare le prime posizioni della classifica di “Gentleman”.
Saltano all’occhio le assenze di tre etichette immancabili, solitamente ai primissimi posti, ossia il Masseto e l’Ornellaia della Famiglia Frescobaldi, ed il Solaia della Famiglia Antinori, ed il motivo è presto detto: non sono state recensite da tutte e le sei le guide considerate da “Gentleman”, ma solo da cinque, con il voto mancante che non ne permette l’inclusione.
Dalla somma dei voti italiani con quelli delle voci più autorevoli della critica internazionale, come “Wine Spectator”, “Robert Parker Wine Advocate” (la cui firma dall’Italia è Monica Larner), “Vinous” di Antonio Galloni e James Suckling, nasce invece, la top “mondiale”, che conferma al vertice il Sassicaia 2019 di Tenuta San Guido, seguito sul podio dal Tignanello 2019 e dai Sodi di San Niccolò 2018. Alla posizione n. 4, il Bolgheri Superiore 2019 di Guado al Tasso (Famiglia Antinori), seguito alla n. 5 dal Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 di Velenosi, quindi il San Leonardo 2017 alla posizione n. 6. E ancora, il Nobile di Montepulciano Il Nocio 2018 di Boscarelli (n. 7), il Chianti Gran Selezione Sergio Zingarelli 2018 di Rocca delle Macie (n. 8), il Chianti Gran Selezione Coltassala 2019 del Castello di Volpaia (n. 9) ed il Chianti Gran Selezione La Corte 2019 del Castello di Querceto.
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