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“SBAGLIATI I CALCOLI COLDIRETTI SUI RINCARI DEI PREZZI”: A DIRLO CONFCOMMERCIO. CRITICHE ANCHE DA FEDERDISTRIBUZIONE E FIPPA. COLDIRETTI: “DATI RILEVATI DAL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE”. ECCO LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI

Le modalità di rilevazione dei prezzi all’origine ed al consumo adottate dalla Coldiretti “non sono omogenee in termini di prodotto e di prezzo osservato, perché per l’origine, ad esempio, non si considerano le imposte e i costi del trasporto normalmente inclusi nel prezzo praticato al consumatore finale. Risulta, quindi, privo di reale significato il concetto che dal campo alla tavola il prezzo viene moltiplicato”: è il commento di Confcommercio, in replica ai rilevamenti sui rincari dei prezzi dal campo alla tavola diffusi dalla Coldiretti. Critiche anche da Federdistribuzione e Federazione Italiana Panificatori (Fippa).

“Tutti i dati comunicati - replica la Coldiretti - sono stati rilevati dal servizio Sms Consumatori e dall’Ismea del Ministero delle Politiche Agricole e sono liberamente consultabili ogni giorno sul sito www.smsconsumatori.it e www.ismea.it”. Un processo di detassazione per almeno 1.200 euro annui per le famiglie a reddito fisso e interventi funzionali per un abbattimento dei prezzi di almeno il 20%, sono le richieste avanzate, in attesa di scendere di nuovo in piazza, dalle associazioni dei consumatori, Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori.

“Ancora una volta - attacca Confcommercio - Coldiretti è impegnata a seminare demagogia e disinformazione sulla differenza di prezzi tra la produzione e il consumo, sbandierando per operazione verità l’ennesima messinscena che di vero ha soltanto l’assenza di scientificità”. Confcommercio, infatti, calcola che “su un euro speso per i consumi, solo 9 centesimi vanno alla distribuzione poiché è questo l’utile al netto degli oneri sostenuti per elettricità, combustibili, trasporto, imposte dirette e tante altre voci di costo vivo per il settore commerciale”. Il reddito degli agricoltori, invece, “è già integrato a monte da ingenti sussidi pubblici al settore, ovvero 125 miliardi di euro tra 1996 e 2006, ma questo Coldiretti si guarda bene dal ricordarlo ogni volta che lamenta le difficoltà delle sue imprese o lancia accuse di presunte speculazioni sui prezzi”.

Per la Coldiretti “Confcommercio sembra voler alimentare una polemica pretestuosa per nascondere la verità dei fatti, senza alcuna documentazione. Se la Confcommercio ha dati diversi sui prezzi del grano, del latte e dell’uva e sui ricarichi che avvengono dal campo allo scaffale dei supermercati ci auguriamo che li renda pubblici al più presto e ne fornisca anche la fonte”.

Anche per Federdistribuzione “Coldiretti anche questa volta ha fatto male i propri conti e continua a nascondere le inefficienze del sistema agroalimentare italiano dietro ad accuse ripetute nei confronti della gdo”. Federdistribuzione ricorda che, secondo i dati Iri-Infoscan di agosto 2009, i prezzi al banco nei supermercati e ipermercati sono diminuiti per la frutta del 11% sull’agosto 2008, e del 9,5% per la verdura. I dati seguono il calo del 13,5% registrato a luglio 2009 per la frutta e quello del 7,4% per la verdura. Federdistribuzione ricorda, inoltre, che, per latte e panna, la flessione è stata del 2,8% ad agosto 2009, per i formaggi del 4% e per la pasta del 6,8%. L’andamento dei prezzi di queste importanti categorie di prodotti, sottolinea la federazione, “è pertanto del medesimo segno di quelli registrati all’origine, malgrado la Gdo debba tener in dovuto conto anche gli altri costi “rigidi” che ci sono oltre quello della materia prima nella determinazione del prezzo di vendita”.

Federdistribuzione respinge, quindi, “l’attacco calunnioso della Coldiretti, che esprimendo parole in libertà, cerca la ribalta ai danni di chi vuole offrire ai propri clienti il miglior rapporto qualità/prezzo con un’alta qualità del servizio”.

“E’ ora di smettere di fare demagogia pur di uscire sui giornali - è la critica alla Coldiretti del presidente della Fippa Luca Vecchiato - la principale organizzazione di un comparto supportato da ingenti aiuti, sussidi e modelli di tassazione ben diversi dalle categorie che di solito attacca oggi ha giocato in modo vergognoso con i numeri”. Per Vecchiato “l’aumento del prezzo del pane nel 2009 è stato dello 0,5%: stiamo parlando dell’equivalente di 13 centesimi di euro al mese per una famiglia di 4 persone. I panificatori artigianali italiani, che non comprano grano ma farina, sono alle prese con un anno difficilissimo. Invito chiunque - conclude Vecchiato - a testimoniare il contrario visto che dopo le liberalizzazioni di Bersani ognuno è libero di aprire un forno. Ma a proprio rischio e pericolo e senza sussidi”. Ma per la Coldiretti “con il prezzo del grano che è calato del 30% sul 2008 è davvero clamorosa l’autodenuncia della Fippa dalla quale viene la conferma che “l’aumento del prezzo del pane nell’ultimo anno è stato dello 0,5%”, mentre avrebbero dovuto chiaramente verificarsi una diminuzione”.

“Grande soddisfazione”, intanto da parte del presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti per “la forte partecipazione da parte dei cittadini” che hanno manifestato davanti a Montecitorio, insieme alla Coldiretti, per contro il rincaro dei prodotti agroalimentari dal campo alla tavola. Soddisfazione condivisa anche dal presidente dell’Adoc Carlo Pileri, che però sottolinea come, “oltre a una diminuzione dei prezzi, vada anche ridotta la filiera agroalimentare. Inoltre occorre lottare concretamente contro gli sprechi alimentari. Ogni anno, secondo i dati dell’Adoc, le famiglie italiane buttano nel cassonetto 561 euro, pari al 10% della spesa totale annua effettuata. Destinare questa somma alla pattumiera è un lusso che non possiamo più permetterci”. I consumatori sono scesi in piazza non solo a Roma, ma anche nelle principali città italiane, da Genova a Napoli, da Milano a Matera. “La mobilitazione non finisce qui - avvertono le associazioni dei consumatori - seguiranno ulteriori iniziative, al fine di perseguire le indispensabili misure a sostegno della domanda”.

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