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Scuole e comunità insieme per il cibo sano: l’11 novembre è la Festa degli Orti by Slow Food

Oltre 40.000 alunni e 400 attivisti danno vita al tema “Vogliamoci bene!”, tra ricette, assaggi e attività creative
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L’11 novembre torna la Festa degli Orti Slow Food

Allenare i sensi, scoprire nuovi sapori, imparare a scegliere cosa mangiare in modo equilibrato e consapevole: è questo lo spirito della Festa Nazionale degli Orti Slow Food, che torna l’11 novembre, a San Martino, tra degustazioni, ricette e attività creative. Saranno oltre 1.500 le classi - dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado - con 40.000 alunni e 25 comunità, che animeranno orti e spazi verdi in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri luoghi di incontro, inclusione, educazione alimentare, gioco e convivialità. Il tema di quest’anno, “Vogliamoci bene! L’educazione a una buona e sana alimentazione per tutte e tutti”, pone l’attenzione sulla scelta di un’alimentazione corretta e sostenibile, ispirata ai principi del piatto di Harvard, il cosiddetto “piatto sano” che rappresenta l’equilibrio ideale tra frutta e verdura, cereali integrali e proteine sane, racchiudendo alla perfezione il senso più profondo della giornata: affrontare insieme la sfida di seguire uno stile di vita salutare, con gusto, curiosità e divertimento.
“Ho un debole per gli orti, non solo scolastici: li ho sempre considerati luoghi dove, oltre al cibo, si coltiva la pace - racconta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia - oggi stare insieme non basta più, oggi si deve “fare insieme”: e gli orti sono luoghi del fare, ma anche del sapere, dello scambio, della creatività, luoghi dove si preserva la vita. Volersi bene passa certamente da come ci nutriamo, e ci nutriamo in funzione di come vengono coltivati gli orti. Perché se è vero che siamo quello che mangiamo, è vero anche il contrario: mangiamo per come siamo, per come ci sentiamo, per come vogliamo essere. È fondamentale che le nuove generazioni costruiscano un corretto dialogo col cibo, con gli ecosistemi di cui siamo parte, con la biodiversità, ma soprattutto con sé stesse. Un dialogo che costruisca rispetto per sé e per gli altri e che indubbiamente passa dall’esperienza del piacere”.
In occasione della Festa sono stati consegnati 450 kit, ognuno dei quali destinato a un orto scolastico o di comunità, pensati per accompagnare bambini, insegnanti e famiglie in un percorso di scoperta del piatto sano attraverso esperienze concrete e sensoriali.
 Ogni kit contiene diversi materiali e spunti per attività pratiche e creative: gli assaggi di due alimenti simbolo di una dieta equilibrata - i ceci di Coop, rappresentanti delle proteine vegetali, e l’olio extravergine di oliva del Frantoio Cassese, emblema dei grassi buoni - insieme a qualche chilogrammo di semola di grano duro, anch'essa fornita da Coop, per un laboratorio di manipolazione della farina da condividere in classe o in comunità, per preparare insieme la pasta fresca. Non mancano le bustine di semi di bietole e zucche, da seminare al momento opportuno per arricchire l’orto con nuove varietà. 
Tra i doni del kit anche un libro, “L’orto Slow Food” di Slow Food Editore, per approfondire i valori della biodiversità e dell’alimentazione consapevole, e un foglio speciale su cui disegnare la propria ricetta del benessere. Un invito a organizzare una merenda o un momento di condivisione, nella giornata dell’11 novembre, per partecipare al contest “Vogliamoci bene!”, ispirato alla relativa scheda didattica, per raccontare, con fantasia e colore, la propria idea di cibo buono, pulito e giusto. Ad arricchire il kit anche le cartoline dedicate a cinque ricette buone e sane.

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