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“PASTA DEI CONSUMATORI”

Se la pasta la fanno i consumatori: grano italiano e giusta remunerazione per i produttori

Sugli scaffali di Carrefour, il primo prodotto italiano firmato Sgambaro del movimento nato in Francia “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”

Grano duro 100% italiano e da agricoltura sostenibile, trafilatura in bronzo ed essiccazione lenta a bassa temperatura, giusta remunerazione dei produttori: sono queste le principali caratteristiche della “Pasta dei Consumatori”, firmato dal Pastificio Sgambaro, che arriverà domani sugli scaffali di Carrefour Italia. Un prodotto nato dal basso, ma con gli obiettivi ambiziosi e precisi del movimento “Chi è il padrone?! La marca del consumatore”, nato in Francia e oggi presente in nove Paesi e tre Continenti.
“C’est qui le patron?! La Marque du Consommateur” è stato lanciato nel 2016 da Nicolas Chabanne in piena crisi del latte per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di riconoscere agli allevatori il giusto prezzo d’acquisto. La “marcia dei 10,000” è il numero dei soci consumatori che in breve tempo hanno aderito all’iniziativa. Il punto di partenza è stato quello di far entrare i consumatori “dentro al prodotto” (scorporando le voci di costo e facendo conoscere tutto quello che succede prima che finisca sulle loro tavole, incluse le problematiche associate) e spingerli a riappropriarsi di un ruolo attivo all’interno della filiera agroalimentare. Da qui il “Latte dei Consumatori”, creato nell’ottica di favorire il lavoro degli allevatori. In tre anni dal lancio, ne sono stati venduti 160 milioni di litri e oggi, in Francia, il paniere della “La marca del consumatore” conta ben 30 referenze che sostengono 3.000 famiglie di produttori e sono acquistate da oltre 14 milioni di consumatori.
Il percorso è sempre lo stesso: collaborando a stretto contatto con i vari attori della filiera - dagli agricoltori e allevatori alle aziende di trasformazione, fino ai distributori - Chi è il padrone?! identifica le diverse componenti che può avere un prodotto e attribuisce il giusto valore a ogni opzione. Tutti sono così invitati a “costruire” il prodotto ideale, valutando gli elementi per loro importanti, ma tenendo anche presente il relativo costo e confrontandolo con la propria propensione di spesa. La scelta consapevole, informata e responsabile è la chiave per ridare valore al cibo, suddividendo in maniera equa il guadagno lungo la filiera.
Come spiega Enzo Di Rosa, fondatore di Chi è il padrone?!
, “da un lato c’è la volontà di promuovere il settore agroalimentare locale, assicurando ad agricoltori e allevatori un prezzo d’acquisto equo; dall’altro il desiderio dei consumatori di emanciparsi dai modelli di business imposti e di partecipare ai cambiamenti della società - passando dall’essere semplici consumatori ad attori del cambiamento - per permettere a tutti di rendere le azioni di acquisto coerenti con le proprie convinzioni e garantire che rispettino le caratteristiche sociali, etiche e ambientali, sia in termini di qualità e sicurezza del cibo sia del costo più corretto da attribuire a ciò che mettono nel carrello”.
In Italia, la voce dei consumatori si è fatta sentire sin dalla selezione della prima referenza da mettere nel paniere di Chi è il padrone?!: la pasta, cibo icona della nostra cucina. Al dettagliato questionario - che ha valutato ogni aspetto del prodotto, dalla provenienza del grano al colore della confezione - hanno partecipato 3.558 consumatori. L’88,2% ha optato per l’utilizzo di grano duro coltivato in Italia e il 71% ha specificato da agricoltura sostenibile, per evitare lo sfruttamento delle risorse naturali e tutelare la salute pubblica. Allo stesso tempo, il 65,8% ha espresso la volontà di destinare 0,5 centesimi per ogni confezione di pasta acquistata all’aumento della capacità produttiva dell’agricoltura biologica. Accogliendo appieno i principi alla base di Chi è il padrone?!, il 76,5% dei consumatori ha deciso di remunerare i produttori con un prezzo equo garantito, pari a 400 euro/tonnellata di grano (+35% rispetto al prezzo media del mercato), che permetta loro di vivere serenamente e investire nella propria attività.
Per quanto riguarda il metodo di produzione, otto consumatori su dieci hanno scelto la trafilatura in bronzo, che rende la superficie della pasta più porosa e in grado così di trattenere meglio il condimento, e l’essiccazione lenta a bassa temperatura, tra i 60 e gli 80 gradi, che preserva i valori nutrizionali delle materie prime. Rispetto ai sistemi di essiccazioni industriali, che raggiungono punte di 115 gradi, questo metodo richiede tempi di lavorazione più lunghi e, di conseguenza, costi maggiori; tuttavia assicura una pasta di alta qualità e più buona.
La Pasta dei Consumatori ha un’impronta ambientale leggera ed è prodotta con 100% energia verde. Di colore blu (scelto dal 50,2% dei consumatori), ha però un’anima green anche la confezione, realizzata con carta riciclabile in fibra vergine proveniente da foreste certificate FCS. Spaghetti, penne e fusilli sono i tre formati oggi disponibili e venduti in confezioni da 500 grammi.
Sommando il corrispondente costo di ogni scelta e confrontandolo con la propria propensione di spesa, i consumatori hanno votato un prezzo di vendita consigliato pari a 1,07 euro/500g per una pasta di qualità, sana, sostenibile ed equa nei confronti di tutti gli attori della filiera, e in particolare per i produttori. Ma non solo: destinando 0,5 centesimi per confezione alle persone e famiglie in condizioni di fragilità economica, la Pasta dei Consumatori ha anche un fine etico.
Tutti possono partecipare liberamente alla creazione delle referenze “La marca del consumatore”, rispondendo di volta in volta ai questionari resi pubblici sul sito del movimento.
Entrare in Chi è il padrone?! come soci (il contributo simbolico è di 2 euro) significa diventare veri e propri Consum’Attori: ad esempio, farsi portavoce dell’associazione nei punti vendita per “raccontare” i prodotti agli altri consumatori e dando la propria testimonianza, ma anche interagire in maniera diretta con gli agricoltori, allevatori e aziende come garanti del rispetto dei protocolli e disciplinari di produzione. Il percorso che ha portato alla creazione della Pasta dei Consumatori è durato quasi sette mesi. Chi è il padrone?! sta già lavorando ora sui questionari per i nuovi prodotti de “La marca del consumatore”. Dopo la pasta, il prossimo prodotto ad essere creato sarà la “Passata di Pomodoro dei Consumatori”. In futuro il paniere si arricchirà con altre referenze come il latte, le uova, la farina e l’olio, scelti e selezionati nella top tre prodotti dai consumatori sul sito Chi è il padrone?! La marca del consumatore: tutti ingredienti che non mancano mai nelle case degli italiani e che rappresentano una buona fetta della tradizione agroalimentare italiana.

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