02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Sette / Corriere Della Sera

L’alcol buono ... tre nuovi studi (uno anche italiano) danno nuove conferme sulle proprietà benefiche di un paio di bicchieri di rosso (ma anche di qualche bianco e delle bollicine) al giorno. L’importante è trovare le dosi giuste per ciascuno. che aiutano a prevenire molte malattie. per esempio. l’asma ... Ciò che si mangia o si beve è sempre più al centro di ricerche internazionali che hanno per obiettivo stabilire il rapporto tra alimentazione e salute. Compresi i dosaggi giusti dei nutrienti più efficaci o più nocivi per le diverse patologie. E nei congressi mondiali delle società scientifiche sempre più lavori hanno come tema le interazioni tra i cibi e le varie malattie. Dalla prevenzione alla cura. Dai tumori all’apparato respiratorio alle disfunzioni che colpiscono cuore, sistema nervoso, muscoli e ossa. Le scoperte di volta in volta o sono sorprese o confermano scientificamente quanto già osservato in modo empirico dalla notte dei tempi e introdotto per questo tra le abitudini salutari. L’ultima ricerca, tutta italiana, conferma ulteriormente il ruolo preventivo del vino rosso rispetto all’invecchiamento in generale e rispetto al nostro apparato cardiovascolare in particolare. Un bicchiere di vino rosso al giorno nelle
donne, due negli uomini possono evitare infarti e danni da colesterolo cattivo o da infiammazione cellulare nei vasi sanguigni. Tutto questo grazie ai polifenoli del vino che proteggono gli omega-3 e gli omega-6 (gli acidi grassi polinsaturi che circolano nel sangue e proteggono dal colesterolo cattivo) favorendo un’azione anti-infiammatoria indiretta.

La ricerca del sacco

La ricerca è firmata da Benvenuto Cestaro e da Roberta Cazzola, del Dipartimento scienze cliniche Luigi Sacco dell’università degli Studi di Milano, ed è pubblicata sull’ultimo numero di Food Research International. Il dosaggio medio efficace? Il consumo giornaliero di un bicchiere di vino rosso per le donne e di due per gli uomini, che corrispondono a circa 0.5-1 grammi di polifenoli. L’effetto? Un minor rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, appunto. Ovviamente, così come è sempre più chiaro nella medicina moderna, tutto si deve “personalizzare”. Anche l’alimentazione. C’è quindi chi avrà più benefici bevendo uno o due bicchieri ai pasti. Il concetto chiave è: “niente” non è preventivo, “di più” è nocivo.
I potenti polifenoli

Lo studio ha esaminato la capacità dei polifenoli estratti da un vino rosso italiano. E si è visto che proteggono dall’ossidazione tutti gli acidi grassi polinsaturi del plasma più efficacemente della vitamina E. Con in più un’azione anti-infiammatoria tale da prevenire il rischio di sviluppare patologie cronico-degenerative. Quindi, salva-cuore e anti-invecchiamento. Che cosa sono i polifenoli? Una classe di pigmenti vegetali di cui sono note le proprietà antiossidanti e antimicrobiche “in vitro”, ma di cui non si conoscono ancora gli esatti meccanismi molecolari che sono alla base dei loro potenziali effetti benefici “in vivo”. Quantitativi apprezzabili di queste sostanze sono presenti non solo nell’uva rossa, ma anche in molti altri alimenti di origine vegetale, quali i frutti di bosco, il cacao, il tè, il caffe. La fermentazione dell’uva e la presenza di alcol distinguono però il vino da altre fonti di polifenoli: la fermentazione comporta cambiamenti a carico dei polifenoli, l’alcol influenza il grado di estrazione di questi composti dalla matrice vegetale e il loro assorbimento nel tratto gastrointestinale.

Asma allergica e alcol

E veniamo alle malattie respiratorie. Due lavori presentati al recente Congresso della Società europea di malattie respiratorie, ad Amsterdam, hanno riguardato l’alcol e lo yogurt magro. Bere alcol in quantità moderata può ridurre il rischio di asma, secondo ricercatori danesi. Anche in questo caso, niente aumenta il rischio e troppo pure. La dose sembra fondamentale. La ricerca ha esaminato 19.349 gemelli di età compresa tra 12 e 41 anni di età. Tutti i partecipanti hanno completato un questionario all’inizio e alla fine dello studio per confrontare l’assunzione di alcol con il rischio di sviluppare asma dopo 8 anni. I risultati hanno mostrato che il più basso rischio di asma è stato osservato nel gruppo che aveva un consumo moderato di alcol: meno del 4% di coloro che bevevano 1-6 unità alla settimana hanno sviluppato l’asma. Il più alto rischio di asma è stato osservato nelle persone che bevono raramente o sono astemie: 1,4 volte più probabilità di sviluppare la malattia. Lo stesso nei forti bevitori, che hanno 1,2 volte più probabilità di sviluppare asma. Attenzione, però, alla birra: chi la preferisce ha un aumentato rischio di asma rispetto a chi beve vino o altri alcolici.

Il rischio light

Mangiare yogurt a basso contenuto di grassi in gravidanza può invece aumentare il rischio che il bambino, una volta venuto al mondo, sviluppi asma infantile e rinite allergica. Anche questo è uno studio danese sul ruolo degli acidi grassi che si trovano nei latticini nel proteggere contro lo sviluppo di malattie allergiche nei bambini. I ricercatori hanno valutato l’assunzione di latte e latticini durante la gravidanza e controllato la prevalenza di asma e rinite allergica (febbre da fieno) attraverso i registri e i questionari utilizzati nella Danish National Birth Cohort. I risultati hanno mostrato che l’assunzione di latte durante la gravidanza non è associata a un aumento del rischio di asma. Anzi, la bevanda ha un effetto protettivo nei confronti della malattia. Al contrario, le donne che mangiano yogurt magro alla frutta una volta al giorno hanno 1,6 volte più probabilità di avere bambini che sviluppano asma all’età di 7 anni, rispetto a quelle che non ne consumano. Gli esperti hanno ipotizzato che la colpa possa essere di alcuni nutrienti presenti nello yogurt.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su