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Sette / Corriere Della Sera

Siamo (ancora) soltanto ai venti di guerra. Che soffiano però sempre più forti. Non è l’acqua l’oggetto del contendere, che pure conflitti ne scatena parecchi, ma il vino. In Cina, i produttori hanno chiesto alle autorità di intervenire: lamentano la concorrenza “sleale” dei rossi che
arrivano dai vigneti d’Europa. Al punto che a un’asta al Changli Wine Festival, nel Nord, un ricco cinese ha comprato per 25mila euro due bottiglie di pregiati francesi, e una l’avrebbe spaccata in segno di sfida (cosa abbia fatto dell’altra, però, è ipotesi fin troppo facile...). Ma è soprattutto fra Sud Africa e Gran Bretagna che s’è alzata la tensione. Tutto perché le catene britanniche dei supermercati (Tesco e Sainsbury in testa), fatti quattro calcoli, hanno visto che conveniva loro importare il vino della regione del Capo (soprattutto) in serbatoi invece che imbottigliati sul luogo di vendemmia. Meno spazio sulle navi e gestione diretta del look (bottiglia ed etichetta). Così, in un anno, si è passati da un rapporto (tank- bottiglia) di 45%-55% a un 56%-44%. Ora, il Sud Africa produce vino da 300 anni, ha 100mila ettari impiegati e 275mi1a addetti: e la rotta verso Londra, la più importante, negli ultimi 12 anni ha visto un incremento dell’export del 200%, toccando l’anno scorso il valore di 95 milioni di euro. Questo significa però che per ogni 120mila litri venduti in botti, si perdono 107 posti di lavoro da imbottigliatori. Dall’inizio dell’anno, siamo quindi a 700 disoccupati. Cosicché i produttori africani hanno cominciato prima a rumoreggiare, poi a minacciare rappresaglie. “Visto che noi importiamo whisky dalla Gran Bretagna, perché non facciamo la stessa cosa, e torbati e doppio malto non li imbottigliamo qui da noi?”, ha buttato h Stephen Hanival, direttore del Dipartimento sudafricano di Commercio e Industria. Considerato che lo scotch che viaggia da Nord a Sud vale 162 milioni di euro, non è un’ipotesi lanciata tanto per fare. Non succederà, per ora. Ma la sfida è solo all’inizio. E non riguarderà solo i sudafricani.

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