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Sette / Corriere Della Sera

I vini della settimana

Lalùci 2011 - Baglio del Cristo di Campobello

Da uve grillo, coltivate nella zona sud-orientale della Sicilia, cosa che ne fa uno dei bianchi più meridionali d’Italia. Lo propongono Angelo, Domenico e Carmelo Bonetta, con la consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella. Di colore oro pallido, ha profumi nitidi di pesca, mandorla fresca, cedro, con lievi toni speziati in sottofondo. Quasi sa lato all’assaggio, ha un corpo avvolgente e ricco e un finale caldo, lungo. Da servire a 8°, accompagnandolo con involtini di pesce spada e cozze in gratin.

Brecciarolo 2009 - Velenosi

Un rosso marchigiano che proviene da uve montepulciano per due terzi e sangiovese per un terzo circa. Oltre a essere un vino molto affidabile ha anche un rapporto qualità/prezzo che definire esemplare è persino poco. Colore rubino vivo e intenso, classici profumi di frutta rossa sotto spirito, accanto a sentori di fiori di campo e accenni fumé. Sapore equilibrato, teso, dalla bevibilità facile. Si può servire fresco di cantina, a 14°, accostandolo a costine d’agnello, scottadito, rigatoni all’amatriciana.

Radici riserva 2005 - Mastroberardino

Un monumento al vino italiano. La vera tradizione enologica del nostro Paese messa in bottiglia. Si produce dal lontano 1928 in Irpinia, da sole uve aglianico. La versione del 2005 è fantastica. Ha colore rubino granato intenso, profumi complessi di frutti di bosco, amarena, spezie e lievi accenni minerali e affumicati. Sapore lievemente astringente, per gioventù, corpo teso, aristocratico, di eccezionale lunghezza. Provatelo a 18° con cinghiale in agrodolce o paccheri al ragù napoletano.

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