Sì al piano d’azione europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità contro l’abuso di alcol, che prevede anche la formazione di chi somministra alcolici e il contrasto ai distributori automatici, no a misure onerose per i cittadini che “come l’aumento di alcune tassazioni, che rischierebbero di fallire nell’intento seppur lodevole di salvaguardare la salute, mettendo a rischio un settore, come quello dei pubblici esercizi, che si barcamena con difficoltà nella crisi”. Ecco, in sintesi, il pensiero di Fipe-Confcommercio, nelle parole del Presidente Lino Stoppani, a pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del “Decreto Balduzzi” sulla Sanità. La Fipe, che plaude ad alcune misure del Decreto “per tutelare la salute dei giovani con provvedimenti equilibrati, come la regolamentazione di alcune pubblicità nel settore dei giochi”, chiede espressamente “che venga messo in atto il Piano d’azione europeo per il contrasto dell’alcolismo, già stato sottoscritto da questo Governo. Assicurando il mantenimento della licenza per gli esercizi che somministrano alcolici, come previsto dal piano, si colmerebbe il vuoto “grave” (come lo ha definito lo stesso Ministro) nella legislazione per contrastare gli abusi di alcol soprattutto da parte dei giovani”.
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