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Si mangia “fuori” di meno, ma si spende di più: l’analisi Circana sulla ristorazione in Europa

Nel primo trimestre 2025 -1% di clienti al ristorante, ma con l’aumento dei prezzi la spesa cresce del +1%. In Italia pesa il Codice della Strada
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Si mangia meno a ristorante, ma si spende di più: l’analisi Circana

Andiamo meno a mangiare al ristorante, ma quando lo facciamo spendiamo di più. È il quadro disegnato da Circana, azienda specializzata nella gestione ed interpretazione dei comportamenti dei consumatori, che ha analizzato i dati sul traffico nella ristorazione europea nel primo trimestre 2025, alla vigilia della “Giornata della Ristorazione” 2025 che si celebra domani in Italia. Se, infatti, la quantità, in termini assoluti, di persone che vanno a pranzo o a cena “fuori” è diminuita dell’1% sullo stesso periodo 2024, la spesa - nonostante il calo della clientela - è aumentata dell’1% trainata da un aumento dello scontrino medio individuale.
Come riportano i promotori dello studio, l’industria della ristorazione al momento vive un contesto complesso e volatile: da un lato l’aumento del costo della vita continua ad avere un impatto sulla capacità di spesa delle famiglie europee, dall’altro pesa anche l’incertezza economica, tra tensioni geopolitiche e lo spettro dei dazi americani (al momento sospesi, ndr). “Il settore sta diventando più competitivo - ha spiegato Edurne Uranga, vicepresidente europeo Foodservice in Circana - ma osserviamo fattori di crescita comuni in Europa che aiutano a compensare parzialmente la diminuzione di traffico e che saranno opportunità di crescita per coloro che ne trarranno vantaggio”.
Per esempio i canali digitali. Secondo l’indagine il Click & Collect (clicca e ritira, ndr) e il delivery tramite internet o app, rappresentano oggi il 7% del traffico totale e sono in crescita del +7%. Oppure le cene, che rispetto agli altri pasti sono quelle che hanno avuto performance migliori sul mercato e che sono cresciute dell’1%, mentre, pur se con una spesa minore, registrano una crescita positiva anche le colazioni. Altro dato interessante è che nel 42% delle visite al ristorante, queste erano per festeggiare una promozione a lavoro, altro trend in crescita del 2%. E il progressivo ritorno in ufficio e alla didattica in presenza ha contribuito ad un aumento del traffico del +0,3% nelle mense aziendali e scolastiche. Secondo Circana, queste sono tutte nuove opportunità di crescita per la ristorazione.
“Il consumatore seleziona attentamente le occasioni ed i prodotti da consumare fuori casa - ha sottolineato Matteo Figura, direttore esecutivo Foodservice in Circana Italia - in generale, il numero medio di prodotti consumati è diminuito con conseguenti tendenze negative nei componenti accessori come contorni e bevande. Crescono solo i prodotti a basso costo come il caffè, i prodotti da forno e gli snack dolci”.
L’attuale comportamento dei consumatori generalmente favorisce le catene e la vendita al dettaglio dove i prodotti pronti al consumo, secondo il report, sono percepiti come una scelta conveniente. Infine, per quanto riguarda l’Italia, il primo trimestre dell’anno ha risentito anche delle misure più restrittive del nuovo Codice della Strada introdotto a dicembre riguardo a guida e consumo di alcol. Le vendite di bevande all’ingrosso registrano un trend negativo in volume per la categoria totale del -4% tra febbraio 2025 e lo stesso mese nel 2024, trainato da birra (-8,6%) e liquori (-8%).

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