Ben 54.180 prodotti (di cui il 12,9% irregolari) e 28.558 operatori controllati, 501 sequestri (per un valore di oltre 22,7 milioni di euro), 54.882 controlli totali tra ispettivi (43.311) e analitici (11.571), a cui aggiungere 2.381 ordinanze - ingiunzione per oltre 8,6 milioni di euro. Con i controlli su prodotti Dop e Igp che sono stati 15.834 (17% i prodotti irregolari per un valore economico dei sequestri effettuati che supera i 7,8 milioni di euro) e 5.449 per quelli bio (10,4% quelli irregolari, per un valore economico di oltre 5,2 milioni di euro). Operazioni che hanno portato a quasi 13 milioni di chilogrammi di prodotti sequestrati. Ecco, in estrema sintesi, i dati del “Report attività” 2024 dell’Icqrf - Ispettorato Centrale Tutela della Qualità e Repressione Frodi, pubblicato sul sito del Ministero dell’Agricoltura, da cui emerge come, nuovamente, il settore vitivinicolo sia di gran lunga quello più sottoposto a controlli e verifiche: 17.710 i controlli totali, oltre il doppio di quelli per l’olio (8.249) e più del triplo del comparto lattiero caseario (5.275), con una percentuale del 23,4% di operatori e del 14,2% di prodotti con qualche irregolarità. In totale, per il settore vitivinicolo, i risultati dei controlli hanno portato a 2.583 contestazioni amministrative, 202 sequestri (per un valore di oltre 9,9 milioni di euro), più di 5,1 milioni di chilogrammi di prodotti sequestrati e 1.483 diffide.
Per il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, i controlli “svolgono un ruolo cruciale lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola. Le autorità competenti, come l’Icqrf, sono in prima linea nel garantire che i prodotti italiani rispettino elevati standard di qualità. Oltre alla vigilanza sul territorio, l’Icqrf collabora con organismi internazionali, piattaforme di e-commerce e dogane per prevenire la diffusione di falsificazioni e contraffazioni, fenomeni che minacciano la reputazione del made in Italy sui mercati globali. Grazie a queste attività ogni anno vengono sequestrati migliaia di prodotti con etichette false che danneggiano cittadini e produttori che investono nella qualità e nell’autenticità”.
Un aiuto, per i controlli, arriverà anche dalla tecnologia. Felice Assenza, Ispettore generale Capo Dipartimento Icqrf, ha fatto riferimento a “due importanti progetti che verranno finalizzati nel 2025. Entrambi riguardano l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale: il primo è volto a sviluppare piattaforme informatiche che supportino ispettori e laboratori nelle attività di controllo, mentre il secondo prevede l’utilizzo dell’Ia per monitorare i mercati e-commerce, al fine di individuare eventuali fenomeni fraudolenti sulle nostre produzioni a indicazione geografica”.
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