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SICUREZZA ALIMENTARE: NEL SISTEMA DI ALLARME L’ITALIA E’ PRIMA TRA I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA

L’Italia è prima in assoluto in Europa per numero di informazioni sui rischi e sugli allarmi per garantire la sicurezza alimentare inviate alla Commissione e ai partner europei. In particolare, nel 2008 l’Italia è stata uno dei maggiori utilizzatori del “Sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi” (Rasff), che compie 30 anni, ma che nonostante l’età è rimasto ancora estremamente efficiente. Emerge dal rapporto di attività del Rasff, presentato dalla Commissaria Europea alla Sanità Androulla Vassiliou.

Il Rasff è una specie di telefono rosso d’emergenza, attivo 24 ore su 24, essenziale per garantire la sicurezza alimentare, in quanto permette alle autorità sanitarie nazionali nei 27 Stati membri e ai funzionari europei di restare in contatto permanente e lanciare, se necessario, allarmi per alimenti o mangimi a rischio, ma anche informare ad esempio, sul ritiro di prodotti dal mercato o la chiusura delle frontiere per prodotti indesiderati. Basta ricordare gli incidenti alimentari relativi all’olio minerale presente nell’olio di semi di girasole proveniente dall’Ucraina (39 paesi interessati), o ancora la presenza di melanina in alimenti provenienti dalla Cina, o la diossina scoperta nella carne suina irlandese (54 paesi interessati).

Secondo il rapporto, solo nel 2008, 7.000 notifiche sono transitate attraverso il sistema, il numero di allarmi è diminuito della metà. Sempre nel 2008 l’Ue ha trasmesso ai paesi terzi 2.342 informazioni relative a prodotti pericolosi provenienti dal loro territorio. La commissaria europae Vassiliou spera di “estendere il modello europeo ad altri partner mondiali, ad esempio a numerosi Paesi africani. Ma anche con la Cina stretti contatti sono in corso con 5 missioni sanitarie dell’Ue in programma per quest’anno e altrettante nel 2010”.

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