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L’EVENTO

Simei n. 30: la tecnologia italiana per il wine & beverage vale 2,5 miliardi di euro

Dal 12 al 15 novembre torna l’evento di Unione italiana vini (Uiv), con tanti appuntamenti dedicati al mondo vino, tra consumi e tecniche
BEVANDE, SIMEI, TECNOLOGIA, UNIONE ITALIANA VINI, vino, Italia
La tecnologia del vino al centro di Simei

La tecnologia italiana applicata alla filiera vitivinicola e all’industria beverage vale 2,5 miliardi di euro di export, con una bilancia commerciale in attivo per più di 2,1 miliardi. Un settore strategico per l’economia nazionale, capace di generare ricchezza e posti di lavoro, ma che merita anche un’attenzione costante, perché la velocità in cui si muove, tra innovazioni e cambiamenti repentini, può far cambiare gli scenari produttivi. Filiera vitivinicola e industria del beverage saranno al centro di Simei n. 30, il salone internazionale leader mondiale per il settore delle macchine per enologia e imbottigliamento (12-15 novembre, Fiera Milano Rho), che aprirà le porte a 578 aziende espositrici e delegazioni estere da 32 nazioni, per una quattro-giorni all’insegna del business.
Al centro della fiera by Unione italiana vini (Uiv) ci sarà anche un programma di 90 appuntamenti tra convegni, talk e laboratori per intercettare tutti i nuovi trend sul fronte dei consumi, delle tecniche e della sostenibilità per un comparto. Ampio spazio sarà dedicato al vino con il vernissage, domani, 12 novembre (ore 11), che vedrà, tra gli altri, gli interventi dei presidenti Anformape (Marzio Dal Cin), Unione italiana vini (Lamberto Frescobaldi) e Agenzia Ice (Matteo Zoppas). La sostenibilità, le ultime tecniche enologiche e i trend di consumo si guadagnano spazio tra i temi al centro dei tanti appuntamenti targati Simei dedicati al mondo del vino: in particolare, il convegno a cura di Unione italiana vini, in calendario sempre il 12 novembre, farà il punto su “I nuovi (inaspettati) consumatori italiani di vino e bevande” con il contributo degli analisti di NielsenIQ e dell’Osservatorio del Vino Uiv, Eleonora Formisano e Carlo Flamini, alla presenza di Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini (Uiv).
Sul versante più tecnico, i tre Master of Wine italiani (Pietro Russo, Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi), presenteranno, invece, dei focus sulle tecniche di stabilizzazione italiana: Pietro Russo, il 12 novembre, parlerà di tecniche di stabilizzazione tartarica alla prova della nuova etichettatura del vino, e il 13 novembre di “Sfide e opportunità dell’uso dei non-Saccharomyces in enologia”, per un evento curato anche dal Gruppo di Microbiologia della Vite e del Vino. Gabriele Gorelli si dedicherà, ai “Nuovi percorsi di affinamento tra legni, ceramica e impronta del territorio” (relatori Sebastien Le Golvet, Cellar Master Henri Giraud Champagne; Thomas Moussié, ceo Maison Moussié Tonnellerie ed Eugenio Palumbo, enologo di Vietti). E, infine, sempre il 14 novembre, Andrea Lonardi sarà protagonista dell’incontro “Tecnologie, processi e cantine future, tra climate change e ricerca dei nuovi stili del vino”.

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