02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)
SCENARIO

“Snack Economy”: un mercato da 234 miliardi di euro che rivoluziona il retail europeo

I Paesi Bassi (44,6%) e l’Italia (43,2%) vantano le quote valore più alte per le merendine. A dirlo, uno studio Circana
CIRCANA, Europa, ITALIA, SNACK, SNACK ECONOMY, Non Solo Vino
“Snack Economy”: un mercato da 234 miliardi di euro in Europa (ph: Circana)

Il mercato europeo degli snack ha raggiunto nel 2024 un valore record di 234 miliardi di euro, segnando una crescita del +2,9% su base annua, secondo l’ultima analisi di Circana, leader globale nella ricerca sui comportamenti dei consumatori. Nonostante i volumi siano rimasti stabili a 115 miliardi di unità, il comparto ha generato 7 miliardi di euro in più sul 2023, confermando il ruolo centrale degli snack nel panorama del largo consumo. Emerge dallo studio “Snack Unwrap: The Insatiable Craving for Growth” che rivela come gli snack rappresentino oggi il 40% del valore delle vendite di alimentari confezionati in Europa. Ma più che una semplice categoria, gli snack stanno diventando una vera e propria cultura, fluida e in continua evoluzione.
“La corsia degli snack è diventata lo specchio dello stile di vita moderno, plasmata da nuove tendenze legate a dieta, abitudini e momenti di consumo che vanno oltre quelli tradizionali. Per restare rilevanti, i brand globali devono bilanciare gusti locali con motivazioni di consumo universali come piacere, praticità e benessere. Il successo non si misura solo in quote di mercato, ma in capacità di essere rilevanti. Per vincere, bisogna trattare meno gli snack come una categoria e più come una cultura: fluida, ibrida e in continua evoluzione”, ha dichiarato Ananda Roy, Svp Thought Leadership ed Europe Cpg Growth Advisor Circana.
“La crescita è trainata da snack funzionali e salutari - secondo Circana - come cereali e barrette per la colazione (83,6 milioni; +6%), frutta secca e disidratata (160,2 milioni; +4,9%), formaggi (478,4 milioni; +3,1%), yogurt (303,2 milioni; +3,5%)”.
E “i consumatori cercano sempre più prodotti che offrano energia, equilibrio e comfort con un’attenzione crescente a ingredienti minimamente processati, benefici per la salute intestinale e porzioni controllate. Aumentano le proposte con la formula “piacere sì, ma dalle porzioni controllate” e le alternative plant-based, insieme ai trend virali e alle occasioni social a dimostrazione che la crescita odierna non è legata solamente alla mera funzione ma anche all’emozione suscitata”, afferma Circana.
“In merito ai canali di vendita - secondo Circana - i supermercati restano il canale dominante, con il 50% delle vendite e una crescita del +2,1% nei volumi. I discount si affermano come protagonisti emergenti, con 44 miliardi di euro di vendite e performance in crescita. In calo, invece, i negozi di prossimità, mentre e-commerce e canali specializzati mostrano i tassi di crescita più alti, segnalando nuove opportunità nel digitale”.
“Tra i sei mercati analizzati (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito) - continua la ricerca - Italia (43,2%) e Paesi Bassi (44,6%) vantano le quote valore più alte. In termini assoluti, Germania (60 miliardi di euro) e Regno Unito (53 miliardi di euro) guidano le vendite, riflettendo la maturità dei rispettivi mercati e il ruolo centrale degli snack nelle principali economie del ramo beni di largo consumo europeo”.
Circana conclude con delle raccomandazioni per retailer e produttori: “passare dall’impulso all’intenzionalità creando portafogli prodotti per nuove occasioni di consumo; accelerare l’innovazione funzionale puntando su benefici concreti per la salute; ridefinire i Kpi (Key Performance Indicators) misurando il successo in base alla rilevanza nei momenti di consumo; assortimento dinamico usando analytics per promozioni mirate e previsioni di domanda; e bilanciare premium e permissività sostenendo sia i formati indulgenti che quelli più salutari”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli