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Immobili Negli ultimi mesi chiuse numerose trattative: stranieri protagonisti ... Vip in cerca di tenute senesi... La crisi spinge i beni rifugio La richiesta maggiore è per le strutture abbinate ai vigneti... Le tenute vitivinicole nel cuore verde senese come l’oro o i franchi svizzeri: beni rifugio su cui si concentrano gli investimenti quando le Borse e il mercato obbligazionario sono un piatto che scotta. E proprio ville e vigneti nel senese sarebbero il bene rifugio più ambito per investimenti aziendali, tanto che nei primi nove mesi del 2011 sono state registrare importanti acquisizioni soprattutto a Montalcino, patria dell’oro rosso di Siena, il Brunello. A luglio Louis Camilleri, ceo del colosso del tabacco americano Philip Morris, manager tra i più importanti a livello mondiale, avrebbe comprato a titolo personale, secondo le anticipazioni del sito internet Winenews, il “Giardinello”, villa e tenuta tra Camigliano e Castelgiocondo. Una tenuta nel cuore verde del territorio di Montalcino, oggi destinata prevalentemente ad oliveto, dove Camilleri potrebbe iniziare a vinificare Brunello. L’azienda era già passata di mano qualche anno fa, da Marchesi de’ Frescobaldi, riffe tra le più conosciute del vino italiano, ad una famiglia di imprenditori inglesi della birra. Mani importanti come quelle di Camilleri, che a Montalcino ha investito una piccola parte del suo patrimonio personale in uno dei simboli del made in Italy nel mondo, il vino. Il senese è un territorio che non attrae solo per investimenti immobiliari ma anche per incrementi di portafoglio prodotti. Colle Massari, azienda toscana che conta 118 ettari di vigna nei territori Montecucco Doc e comprensorio di Bolgheri che, questa estate, ha comprato Poggio di Sotto una delle aziende di Brunello più premiate dalla critica enologica. Si ipotizza un prezzo di almeno 10 milioni. Alla guida di Colle Massari Maria Iris Bertarelli e Claudio Tipa, zio di Ernesto Bertarelli, il patron di Alinghi (team svizzero vincitore nel 2003 e 2007 dell’America’s Cup di vela, di proprietà dell’imprenditore Bertarelli, ex numero uno della multinazionale farmaceutica Serono) che, con l’acquisizione dell’azienda di Piero Palmucci, aumentano i vigneti di altri 12 ettari, di cui 8 a Brunello. Vittima del fascino intramontabile del senese e dei suoi grandi vini anche la belga Virginie Saverys (componente dello staff dirigenziale di Compagnie Marittime Belge Nv) che dopo aver rilevato nel 2008 la storica azienda vinicola Avignonesi di Montepulciano e la società di distribuzione divini e distillati Classica, quest’anno ha messo a segno altre due importanti acquisizioni per incrementare il parco vigneti in zona Nobile di Montepulciano. Dopo l’acquisto a giugno di 16 ettari di vigneto appartenuti ad Antonio Avignonesi, l’azienda a settembre ha annunciato di avere rilevato anche 9,5 ettari di vigneti da Miriam e Cinzia Caporali, proprietarie della Tenuta Val di Piatta. Anche nel territorio del Nobile di Montepulciano, c’è quindi voglia di crescere, a partire dal parco vigneto aziendale, segno che anche questa denominazione tira sui mercati e il Nobile, grazie a un’attenta politica dei prezzi e al livello qualitativo saldamente in crescita, garantisce margini per ulteriori investimenti. “Oggi possiamo contare - afferma Virginie Saverys, proprietaria di Avignonesi- su 64 ettari di vigneto nella denominazione. Da quando ho acquistato Avignonesi 2 anni fa, è stata per me una priorità trovare nuove vigne di qualità da aggiungere a quelle già preesistenti. Per fortuna, la domanda del mercato nei confronti del nostro marchio sta crescendo anno dopo anno e un bacino di produzione più esteso ci permetterà di rispondere in modo positivo”. E se la famiglia Caporali, proprietaria della brand poliziano Tenuta Val di Piatta ha venduto, perché ha trovato l’offerta allettante, al tempo stesso cerca di aumentare la propria estensione vitata nelle vicinanze del centro aziendale della Ciarliana. “Abbiamo venduto questo vigneto perché - spiega Miriam Caporali, alla guida della Tenuta Val di Piatta - era molto distante dal nostro centro aziendale (è situato ai confini con il comune di Chianciano Terme). Con questa transazione, abbiamo così potuto sviluppare la nostra strategia, acquistando 2 ettari di vigneto vicini alla nostra cantina - già piantati con io doni diversi di Sangiovese - e trattare altri 3 ettari sempre nello stesso luogo”. Ma il 2011 non è ancora finito e gli ultimi tre mesi potrebbero far registrare un’altra importante operazione, la vendita a Montalcino di Poggio Landi e Tenuta di Scansano.

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