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Sondaggio Winenews-Vinitaly - A Natale i wine lovers tornano “spendaccioni”: 97% acquista vino (100-200 euro per 1 cassa) in enoteca. Barolo e bollicine italiane (Franciacorta, Trentodoc, Prosecco) a Natale, Champagne a Capodanno
di Emma Lucherini

Si continua a fare economia, ma forse, almeno dal segnale che arriva dagli eno-appassionati, e almeno a Natale e Capodanno, si torna ad essere “spendaccioni”, per stappare quella buona bottiglia, della quale non si può far a meno perché c’è da fare festa: il 97% degli amanti del buon bere acquista vino nelle festività 2014, rossi e bollicine su tutti, spendendo da 100 a 200 euro (nessuno ha intenzione di spendere meno di 20 euro, mentre il 16% anche oltre 200 euro), per comprare 1 cassa o più in enoteca, che torna alla ribalta come luogo di vendita di vino per eccellenza per oltre la metà dei wine lovers. È il trend che emerge da un sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly (www.vinitaly.com), appuntamento enologico internazionale, a cui hanno risposto 1045 “enonauti”, appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web. I vini delle feste? Quei “grandi classici” che gli amanti del buon bere si concedono soprattutto in queste speciali occasioni: sarà un Barolo ad accompagnare il pranzo del Natale, al quale si brinderà con le migliori bollicine sempre italiane, dal Franciacorta al Prosecco, passando per il Trentodoc. Ma, come nella migliore tradizione, sarà soprattutto a Capodanno che salteranno tappi di bollicine, diverse a seconda di dove si è, a casa o in piazza, e con chi, con i parenti o con gli amici, e con lo Champagne che arricchisce la varietà e la versatilità degli spumanti italiani.
A Natale il mondo del vino vive il suo momento più bello, di massima convivialità e allegra condivisione, perché non c’è tavola imbandita senza una buona bottiglia, tra quelle conservate in cantina o acquistate per l’occasione, per poterle stappare insieme a parenti ed amici. Senza dimenticare le etichette che si regalano o si ricevono in dono. Un Natale ed un Capodanno 2014 che si trascorreranno più a casa che al ristorante, con i migliori piatti della tradizione made in Italy, accompagnati dai grandi classici del vino italiano: praticamente tutti gli “enonauti” comprano vino in vista delle festività (il 97%), e la maggior parte ha intenzione di acquistare oltre 6 bottiglie da stappare tra Natale e Capodanno (62%), seguito da chi ne comprerà da 3 a 6 (27%) e da chi si limiterà a 1-3 vini, ma che sono davvero in pochi (4%).
E visto e considerato che il 44% degli eno-appassionati dichiara di spendere complessivamente da 100 a 200 euro per acquistare il vino destinato alle feste, il 18%, a distanza, da 50 a 100 euro, il 16% da 20 a 50 euro e un altro sostanziale 16% di “enonauti” che spende anche oltre 200 euro, mentre nessuno ha intenzione di andare sotto i 20 euro, la ricerca della Samsung che ìndica gli italiani come i più spendaccioni d’Europa per la tavola natalizia (227 euro a famiglia, 71% in più di quanto si spende nel resto dell’anno), può dirsi confermata.
È con in tasca questo budget che i wine lovers si rivolgono, tra i canali di acquisto, all’enoteca, che, con il 51% delle preferenze, ritorna in auge come luogo in cui soddisfare tutti i gusti e le preferenze, e in cui trovare potenzialmente quello che si cerca, dai “grandi classici” appunto alle novità, o, nell’indecisione, lasciarsi consigliare dall’enotecario. Nell’ottica del risparmio, il 47% acquista il vino delle feste direttamente in cantina, più che nella grande distribuzione, alla quale dichiara di rivolgersi il 29% degli “enonauti”, seguito dal 13% di eno-appassionati che fanno shopping sul web.
Infine, ecco quali sono i vini che gli amanti del buon bere considerano come “grandi classici” da stappare nella speciale occasione delle feste, in cui concedersi una buona bottiglia è “un piccolo lusso”, cui non si rinuncia. Il “re” del Natale è il Barolo, rosso per eccellenza perfetto per accompagnare i piatti della tradizione del ricco pranzo natalizio, annaffiato però anche di bollicine, sempre italiane, tra un elegante Franciacorta, un allegro Prosecco o un raffinato Trentodoc. Ma le bollicine sono un must, come da tradizione, soprattutto per festeggiare il Capodanno, grazie alla loro versatilità, con un occhio però anche alle bollicine francesi, per un Capodanno davvero speciale tintinnando flûte di Champagne.

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