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Sondaggio Winenews/Vinitaly - È ancora l’uomo che sceglie e acquista il vino, ma a cucinare tocca alle donne: i ruoli tradizionali vincono anche nel mondo del wine & food
di Eleonora Ciolfi

Gli stereotipi sono duri a morire, anche nel mondo del wine & food: se alla scelta e all’acquisto del vino continuano a pensarci soprattutto gli uomini (77%), tocca alla maggioranza delle donne (71%) il compito di stare ai fornelli. Tra le abitudini degli appassionati c’è anche quella di bere prevalentemente a cena (46%), di acquistare il vino al supermercato (34%) e di andare al ristorante mediamente 2-3 volte al mese (27%). Quando sceglie le etichette il 32% non segue i consigli di nessuno, preferendo affidarsi alla propria esperienza e curiosità. La maggioranza (64%) si dichiara indifferente alle novità del mercato degli accessori, l’83% presta attenzione all’abbinamento cibo-vino anche quando mangia a casa, e il 63% dedica mediamente un’ora al giorno alla preparazione dei pasti. Ecco i risultati del sondaggio - realizzato da www.winenews.it, uno di siti più cliccati dagli appassionati italiani, e Vinitaly (www.vinitaly.it), appuntamento enologico di livello internazionale - al quale hanno risposto 1.249 enonauti, ovvero amanti di vino & web.
Quando si tratta di scegliere e acquistare il vino, non ci sono dubbi: è un compito che spetta ancora ai maschi: il 77% degli enonauti afferma che ad occuparsi dello shopping di bottiglie tocca all’uomo di casa, a fronte di un 23% di donne che si assume la responsabilità di decidere cosa versare nei bicchieri. Eppure gli uomini delegano ben volentieri quando si tratta di cucinare: nel 71% dei casi è la moglie (o la compagna, o la madre) ad occuparsi della preparazione dei pasti. Solo il 29% dei “maschietti” si mette personalmente ai fornelli. Gli enonauti sembrano così confermare gli stereotipi delle classiche suddivisioni dei compiti tra uomini e donne, in cui i maschi scelgono il vino e le signore cucinano, nonostante tra gli enonauti sia più alto l’interesse, la sensibilità e l’attenzione verso ciò che si mette in tavola, rispetto all’uomo medio. Ma qualcosa si muove: c’è chi ha risposto di alternarsi ogni tanto nella preparazione dei pasti alla moglie o alla compagna; una percentuale che, seppur minoritaria rispetto al totale delle risposte, sembra comunque mostrare un segnale di maggior coinvolgimento delle “quote azzurre” dedicate alle pentole.
Per la frequenza con cui si beve vino, la regola generale è: poco, ma bene. La maggioranza preferisce bere solo a cena (46%), ma è ampio lo “zoccolo duro” che afferma di bere un bicchiere di vino a tutti i pasti (35%). C’è poi chi (15%) ama bere per l’aperitivo, rito letteralmente dilagato nel nostro Paese negli ultimi anni, mentre sono in netta minoranza coloro che bevono unicamente a pranzo (4%). Ma dove si compra il vino? La comodità e la convenienza portano il 34% degli enonauti a fare acquisti soprattutto nella grande distribuzione - supermercato o ipermercato - mentre il 31% si rivolge in enoteca, in particolare quando cerca un’etichetta particolare. Il 28%, una quota molto rilevante, compra invece direttamente dal produttore, mentre solo il 7% si rivolge ad internet. Insomma, benché avvezzi alle nuove tecnologie e frequentatori abituali del web, gli enonauti italiani continuano a preferire i tradizionali canali di acquisto.
E soprattutto amano fare di testa loro: ben il 32% afferma di non seguire i consigli di nessuno quando acquista il vino, affidandosi piuttosto alla propria esperienza, intuito e curiosità. Il 19% si rivolge semmai a internet, a caccia di informazioni o di commenti di altri appassionati, mentre il 18% si fida dei consigli di amici e conoscenti; il 17% consulta riviste specializzate in cerca di indicazioni e il 14% si rivolge alle guide.
Per gli accessori dell’universo enologico (bicchieri, cavatappi, decanter) gli enonauti non sembrano particolarmente influenzati dalle novità del mercato: il 64% si dice indifferente ai richiami del marketing, dichiarando di possedere già i propri oggetti preferiti e di non sentire il bisogno di cambiarli continuamente in base alla moda. Invece il 36% segue con interesse e attenzione l’evoluzione del settore, e non disdegna di acquistare gli ultimi arrivi sugli scaffali.
Ma il sondaggio di Winenews-Vinitaly non riguarda solo il vino: si è voluto indagare anche sulle abitudini a tavola. Per l’acquisto dei prodotti alimentari la netta maggioranza (48%) si reca per la spesa al supermercato o ipermercato, a fronte di un 21% che sceglie il negozio, un 14% che si reca al mercato, un 9% che fa acquisti in gastronomia e un 8% che si rivolge direttamente al produttore o al farmer’s market. Ovviamente i vari canali sono intercambiabili e sovrapponibili: così non è raro che ci si rechi per la spesa di tutti i giorni al supermercato o nei negozi sotto casa, si acquisti frutta e verdura al mercato, e ogni tanto si vada al farmer’s market. E se si deve preparare una cena speciale nessuno vieta di fare una capatina nelle gastronomie, dove è possibile trovare prodotti già pronti e selezionati di alta qualità, sempre più diffusi anche nei supermercati.
Una volta fatta la spesa, veniamo alla preparazione dei pasti: nel 63% delle case degli enonauti ogni giorno si cucina mediamente un’ora; nel 22% dei casi due/tre ore, nel 13% mezz’ora. Solo uno sparuto 2% degli enonauti dedica oltre tre ore alla preparazione del pranzo o della cena. I tempi quindi sono abbastanza ristretti, ma gli amanti del buon bere non sembrano cedere alla tentazione di affidarsi a cibi in scatola, precotti o surgelati: il 39% li usa raramente, il 37% ogni tanto, il 13% addirittura mai. Solo l’11% afferma invece di utilizzarli spesso.
Agli enonauti è stato poi chiesto se a casa prestano attenzione all’abbinamento cibo-vino: l’83% ha risposto positivamente, confermando la particolare sensibilità del target all’argomento, a fronte di un 17% che invece non abbina il vino alla pietanza che porta in tavola. Ma gli eno-appassionati amano anche andare a cena fuori: il 27% va al ristorante mediamente 2-3 volte al mese, il 26% una volta alla settimana, mentre il 23% ci va una volta al mese. Il 13% esce molto più spesso – 2/3 volte alla settimana - e solo l’11% afferma di uscire meno di una volta al mese.
Chi sono gli enonauti che hanno risposto al sondaggio di WineNews? Appassionati del buon bere e del buon cibo, hanno una grande dimestichezza con le nuove tecnologie ed una quotidiana frequentazione di internet. Sono in maggioranza maschi (76%), il 45% di loro ha un’età compresa fra i 35 e i 50 anni, hanno un elevato titolo di studio (l’85% ha conseguito il diploma di scuola media superiore o la laurea) e godono mediamente di un buon livello socio-economico.

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