Gli amanti del buon bere non hanno dubbi, e anche il vino non può che “seguirli” in vacanza: il 100% degli appassionati berrà vino anche in estate, al mare, in montagna o nell’insolita tranquillità delle grandi città. Nella bella stagione, in cui il 70% dei wine lovers tradirà i grandi classici per sperimentare nuove etichette, vincono i vini di territorio: dall’Alto Adige alla Sicilia, dal Friuli alla Puglia, a guidare la hit list delle preferenze sono i bianchi (32%), freschi e leggeri, seguiti dalle allegre e conviviali bollicine (30%), dai rossi (21%), ma meno strutturati e da poter degustare a temperature più basse di quelle canoniche, e quindi dai rosè (15%), non più una nicchia e sempre più amati dagli eno-appassionati. Ecco i risultati del sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly (www.vinitaly.com), appuntamento enologico di livello internazionale, a cui hanno risposto 1.091 “enonauti”, ovvero appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web. Il risultato? I consumi crescono fino al 10% e per rifornire la propria cantina dell’estate, 1 eno-appassionato su 2 è disposto a spendere fino a 250 euro.
Che si resti in città o si scelgano come meta delle proprie vacanze il mare e la montagna, per il 70% degli “enonauti” che stapperà etichette anche in estate, la parola d’ordine è sperimentare i vini dei territori di villeggiatura o prossimi, a fronte di un 30% che, invece, rimarrà fedele alle etichette più classiche. Freschi, leggeri e fruttati, che ogni bicchiere ne inviti un altro: ecco i vini bianchi che il 32% dei wine lovers ama bere in estate più di ogni altra tipologia, a partire da quelli dell’Alto Adige, come Gewürztraminer e Riesling, e dai “gioielli” del Friuli Venezia Giulia, come le etichette del Collio, dalla Ribolla Gialla al Friulano. Dalla montagna al mare, troviamo la Falanghina ed il Grefo di Tufo della Campania, seguiti dal Vermentino di Sardegna e Toscana e dai pregiati bianchi siciliani dell’Etna. E, ancora, si va dall’Arneis, Timorasso ed Erbaluce piemontesi fino al Soave del Veneto e il Pecorino dell’Abruzzo, passando per un grande classico come il Verdicchio marchigiano.
Ma anche le bollicine si confermano regine dell’estate, tipologia prediletta dal 30% degli amanti del buon bere, che nei calici versano, su tutti, il Franciacorta, seguito dal Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, dal Trentodoc e dagli spumanti di Asti ed Alta Langa. Un grande classico? Un flûte di Champagne, che gli appassionati si concedono nella bella stagione. Ma sono molti coloro che non rinunciano ai rossi nemmeno in estate (21%), a partire da quelli di Toscana, come il Nobile di Montepulciano, il Morellino di Scansano ed il Chianti, dai grandi rossi siciliani dell’Etna al Sagrantino di Montefalco. O puntando su vini da poter bere a temperature un po’ più basse come il Lagrein dell’Alto Adige, non troppo strutturati come la Barbera ed il Grignolino del Piemonte o il Bardolino del Veneto, fino al Lambrusco, vero e proprio cult di chi va in vacanza nella riviera romagnola. Il 15% di chi ha risposto al sondaggio vive l’estate al motto di “drink pink”, privilegiando i rosati di Puglia, il Chiaretto del Veneto ed il Cerasuolo d’Abruzzo, fino ai rosè dell’Alto Adige. Il restante 2%, tra le proprie preferenze, indica infine i vini dolci, a partire dai passiti siciliani.
Il risultato è che, rispetto alle normali abitudini, la maggior parte degli “enonauti” aumenterà in estate il consumo della propria tipologia di vino preferita del 5% (44%), mentre il 30% arriverà fino al 10% in più, il 5% fino al 15%, il 3% di oltre il 20% e il 2% del 20%, a fronte di un 15% che non aumenterà e di un piccolo 1% che invece berrà di meno. E le intenzioni di acquisto degli appassionati nei prossimi mesi sono decisamente positive: per il rifornimento estivo della propria cantina, il 36% è disposto a spendere da 50 a 150 euro, seguito da un 26% che invece spenderà da 150 a 250 euro, il 15% da 250 a 350 euro e un 10% ben da 350 a 500 euro, mentre solo l’8% metterà a disposizione meno di 50 euro e il 4% oltre i 500 euro, a fronte di un 1% che dichiara di possedere già i vini da stappare in estate. E poiché il bello della stagione estiva è proprio viaggiare e scoprire nuove realtà, molti appassionati faranno shopping direttamente nei luoghi meta di vacanza, magari in più aziende in una volta, sia in cantine famose e blasonate, sia, soprattutto, dai piccoli produttori di vini di territorio.
Ma chi sono gli “enonauti” di Winenews? Ecco il loro identikit: prevalentemente maschi (82%), il 54% di loro ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni (a seguire, il 26% tra 18 e 30 anni ed il 17% tra 45 e 60 anni). Hanno un elevato titolo di studio (l’85% possiede il diploma di scuola media superiore o la laurea), e godono di un livello socio-economico medio alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista, ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante ...).
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024