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Sondaggio WineNews/Vinitaly - Una Pasqua all’insegna della tradizione e del risparmio: pranzo a casa per il 77% degli eno-appassionati, che metteranno in tavola i piatti del territorio e bottiglie che possiedono giá in cantina
di Eleonora Ciolfi

Tutti a casa per Pasqua, con un occhio alla tradizione e uno al portafoglio: il 77% degli eno-appassionati italiani trascorrerà le prossime festività pasquali davanti ad una tavola imbandita, insieme alla famiglia e agli amici, senza muoversi dalla propria abitazione. Sulla tavola trionferanno le tipiche ricette del territorio (67%), mentre i vini saranno scelti tra le bottiglie che già si possiedono (78%). Solo il 17% degli amanti del buon bere si recherà al ristorante, e il 6% sceglierà di passare una giornata all’aperto, con un pratico pranzo al sacco. Ecco i risultati del sondaggio realizzato da www.winenews.it, uno di siti più cliccati dagli eno-appassionati italiani, insieme a Vinitaly (www.vinitaly.it), tra i principali appuntamenti dell’enologia internazionale.

I 1.346 enonauti (ovvero appassionati di vino & web) che hanno risposto al sondaggio sembrano optare per una Pasqua all’insegna del risparmio: la grande maggioranza (77%) ha deciso di rimanere a casa per fare un pranzo tradizionale con parenti e amici; il 17% ha scelto invece di mangiare fuori, al ristorante o in un agriturismo; il 6% trascorrerà la Pasqua in campagna, festeggiando con un pic-nic e anticipando così la tradizionale scampagnata di Pasquetta. Solo l’11% degli eno-appassionati affronterà un breve viaggio in qualche territorio del vino, scelto tra le tante “perle” eno-gastronomiche del Belpaese, a fronte di un 89% che invece non si sposterà dal proprio luogo di residenza.

Ma cosa mangeranno per Pasqua gli italiani? La maggioranza (67%) sceglie le specialità del territorio: dai salumi tipici alla pasta fatta in casa, dalle torte salate all’agnello - declinato nelle tante ricette regionali - senza dimenticare le uova di cioccolato e la colomba, immancabili su tutte le tavole. Il 27% sceglie invece la classica cucina italiana, che mette tutti d’accordo con i suoi sapori tradizionali. Il 4% si orienta su un pranzo leggero, a base di uova sode, salumi e formaggi, magari da fare all’aperto, e il 2% non rinuncia neanche per Pasqua alle specialità della cucina etnica.
Per i vini, gli enonauti che faranno il pranzo a casa attingeranno alle scorte custodite nelle proprie cantine: ben il 78% stapperà bottiglie che già possiede (magari etichette preziose e vecchie annate), a fronte di un 22% che, invece, acquisterà specificamente etichette per l’occasione. E quale scusa migliore di una festa ricordata - sottolineano gli enonauti - per tirare finalmente fuori quei vini messi da parte proprio per le grandi occasioni, per condividerli con le persone che si amano?
Per i vini che si metteranno in tavola (era possibile più di una risposta, poiché spesso si bevono più tipologie), trionfa il rosso, scelto dall’87% degli enonauti. Tra i rossi vincono le grandi denominazioni, come Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Taurasi, Amarone e Sagrantino di Montefalco. E se c’è chi festeggia stappando un Supertuscan (dal Sassicaia al Tignanello, passando per l’Ornellaia), c’è anche chi preferisce vini più facili e meno impegnativi, dal Lambrusco al Refosco. Le bollicine (53% delle risposte) si confermano la scelta più trasversale, perfette dall’antipasto al dolce: tra le preferenze si va dal Franciacorta al Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, dal Trentodoc all’Asti Docg. Molti anche coloro che si orienteranno sul classico Champagne. Tra i fan del bianco (34%) i vini più gettonati sono Friulano, Verdicchio, Vermentino, Fiano e Pignoletto. Pochissimi (2%) quelli che metteranno sulla tavola un vino rosato. A Pasqua 2011 un’attenzione particolare viene riservata alla spesa: tra coloro (22%) che acquisteranno appositamente bottiglie da stappare per il pranzo pasquale, il 46% spenderà da 10 a 20 euro, il 17% meno di 10 euro, e il 20% da 20 a 30 euro. Insomma, ben l’83% degli eno-appassionati riserverà al vino un budget inferiore ai 30 euro. In netta minoranza coloro che spenderanno una cifra più alta: il 4% spenderà da 30 a 40 euro, l’8% da 40 a 50 euro, il 3% da 50 a 60 euro, l’1% da 60 a70 euro, e l’1% oltre 70 euro.

Ecco un ritratto degli enonauti di www.winenews.it, amanti del vino che vantano una grande dimestichezza con le nuove tecnologie ed una quotidiana frequentazione del web. Sono in maggioranza maschi (79%), il 52% di loro ha un’età compresa fra i 30 e i 45 anni, hanno un elevato titolo di studio (l’85% ha conseguito il diploma di scuola media superiore o la laurea) e godono mediamente di un buon livello socio-economico.

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