Sono cresciute in volume (+4,2% a 2,54 milioni di ettolitri) e diminuite in valore (-2,2% a 1,3 miliardi di dollari) le esportazioni di vino italiano in bottiglia nel 2015 sul 2014 in Usa. Così l'Italian Wine & Food Institute. Benissimo le bollicine

Sono cresciute in volume (+4,2%) ma diminuite in valore (-2,2%, essenzialmente per il variato rapporto di cambio euro-dollaro) nel 2015 sul 2014 le esportazioni di vino italiano imbottigliato negli Stati Uniti, che hanno toccato quota 2,54 milioni di ettolitri per 1,32 miliardi di dollari, con il Belpaese che detiene ora il 33% in valore ed il 29% in quantità del mercato dei vini stranieri negli States, con il prezzo medio dei vini italiani che è stato di 5,2 dollari al litro, contro i 9,2 dollari dei vini francesi (i più cari) ed i 3,3 dollari dei vini australiani (i meno cari). A dirlo il consuntivo dell’Italian Wine & food Institute (su dati dell’Us Department of Commerce, http://iwfinews.com), guidato da Lucio Caputo, secondo cui i valori “acquistano ancora maggior significato e consistenza se ai vini da tavola si aggiungono gli spumanti, i vini liquorosi ed i vermut, che fanno largamente superare i tre milioni di ettolitri ed il miliardo e mezzo di dollari”.
Una performance, quella dell’Italia del vino, che si inserisce in un quadro in cui le importazioni complessive degli Stati Uniti nel 2015 sono cresciute dello 0,9% sia in quantità che in valore sul 2014, a quota 3,89 miliardi di dollari per 8,75 milioni di ettolitri. Guardando ai competitor del Belpaese, l’Australia ha perso l’1,8% in valore (382,2 milioni di dollari) e guadagnato l’1% in quantità (1,6 milioni di dollari), il Cile ha fatto -11,2% in quantità (1,3 milioni di ettolitri) e -2,9% in valore (267,2 milioni di dollari) e la Francia è cresciuta del 10,8% in quantità (948.460 ettolitri) e diminuita dello 0,1% in valore (866,2 milioni di dollari). Capitolo a parte, e come sempre estremamente positivo, quello delle bollicine italiane, le cui esportazioni sono cresciute del 17,3% in volume (483.190 ettolitri) e del 7,3% in valore (259 milioni di euro).