Il tema della sostenibilità e della responsabilità sociale di impresa è sempre più importante nel mondo del vino. Diverse aziende vitivinicole si stanno muovendo in questa direzione e l’ultimo esempio arriva da una delle cooperative più famose d’Italia, Cielo e Terra, realtà vicentina che opera nel Belpaese con i brand diffusissimi come Freschello, Casa Defrà e Famiglia Cielo ed esporta in oltre 60 Paesi nel mondo, e che ha ottenuto la certificazione BCorp (Certified B Corporation), riconoscimento che impegna un’impresa for profit a rispettare rigorosi standard di impatto sociale e ambientale.
“Essere un’azienda BCorp - spiega Giampietro Povolo, Finance e Operation Manager di Cielo e Terra, significa in primis soddisfare i più alti standard al mondo di performance sociale, economica e ambientale, facendo del business una forza positiva che vada oltre il profitto per tradursi in benessere per le persone e per il pianeta”.
Ad essere valutate sono la governance in termini di responsabilità e trasparenza, la gestione delle risorse umane, i rapporti con la comunità di riferimento, l’ambiente e tutte le azioni mirate alla sua sostenibilità, i clienti e l’impatto positivo di prodotti e/o servizi.
“Il nostro percorso verso l’ambìto riconoscimento è iniziato nel 2016 - prosegue Povolo - come naturale proseguimento di un ampio progetto che ha impegnato l’azienda in azioni di recupero di efficienza e sostenibilità a tutto tondo, seguendo un business model che ha sempre messo al centro le persone, il territorio e, certo, anche il profitto”.
L’azienda, prima organizzazione italiana nel settore vitivinicolo a introdurre il metodo Kaizen e la Lean production, aveva già ottenuto le certificazioni di qualità Iso 9001, quella sulla gestione ambientale Iso 14000 e sulla sicurezza dei lavoratori ISO 45000. Adesso è arrivato il modello BCorp, nato negli Usa nel 2006 e sviluppato rapidamente in 71 Paesi nel mondo, arrivando a comprendere oltre 3.000 aziende di 150 diversi settori (in Italia sono circa 100).
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