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Sparisce l’ultimo negozio di libri nel borough newyorkese del Bronx, e per soddisfare la sete letteraria dei suoi abitanti un’abitante della Grande Mela vuole crearne uno dove al piacere della lettura si abbina quello per il buon vino

Per quanto incredibile possa sembrare, a breve non ci sarà più nemmeno un negozio di libri nel Bronx, uno dei cinque “mega-quartieri” di cui è composta l’area metropolitana di New York e nel quale vivono più di un milione e mezzo di persone. Ma se il piano di Noelle Santos dovesse andare a buon fine, l’ultimo bookstore “vecchio stile” della casa dello Yankee Stadium presto potrebbe essere più che degnamente sostuito dal “Lit Bar”, dove la sete di cultura viene soddisfatta in contemporanea con quello per il nettare di Bacco.
Come riportato dall’emittente locale “Fox 5 NY” (www.fox5ny.com), la catena statunitense di librerie Barnes & Noble ha deciso di reiterare la sua decisione - originariamente proposta nel 2014 e cassata dopo una petizione degli abitanti del Bronx - di chiudere il suo ultimo punto vendita nel borough, lasciando senza neanche un negozio di libri un quartiere di 150 chilometri quadrati. Noelle Santos era una delle firmatarie della petizione, e ha preso di petto la questione, dichiarando di voler aprire una libreria indipendente nel South Bronx in cui è possibile anche ordinare un calice di buon vino. Non a caso, il nome prescelto da Santos per la sua impresa è “Lit Bar”, e la prima delle due parole può rappresentare sia un’abbreviazione di “Literary” che “lit”, inteso come persona “brilla”: l’idea è piaciuta molto, e Santos ha ricevuto 7.500 dollari di finanziamento dalla Biblioteca Pubblica di New York in una competizione tra startup, ma il fattore dirimente per il successo del “Lit Bar” sarà la voglia degli abitanti del Bronx di veder diventare realtà questo insolito abbinamento tra letteratura e nettare di Bacco.

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