
Se a tenere con il fiato sospeso le due sponde dell’Oceano sono i dazi promessi dal Presidente Usa Donald Trump, sui prodotti Ue, come il vino, c’è chi, instancabilmente ed avendone fatto una missione, continua a viaggiare tra i due continenti d’Europa e d’America, per far conoscere e trasmettere alla persone la profonda cultura che c’è dietro la tavola italiana, a partire dai professionisti che sono chiamati a loro volta a comunicarla ai propri clienti. Come Stefano Milioni, voce storica della comunicazione del cibo e del vino italiani, che, 40 anni dopo aver contribuito, insieme a Tony May, presidente del Gruppo Ristoratori Italiani Usa, alla nascita del campus dedicato alla cucina italiana e all’apertura del Ristorante Caterina de’ Medici, ritorna al prestigioso Culinary Institute of America (Cia) per tenere la prima di una serie di masterclass sulle radici storiche e culturali della gastronomia e del vino del Belpaese, il 28 marzo, nel Blackberry Farm Theater della prestigiosa sede di Hyde Park, nel cuore di New York.
La prima di una serie di masterclass, avrà come tema “Cesar grub to Garibaldi’s Gourmet. The history of pasta in Italy”, ovvero la storia della pasta, dalle miserie della Roma Imperiale alle ricercatezze che, nel corso dell’Ottocento, hanno posto le basi della cucina italiana contemporanea e l’hanno avviata alla conquista del mondo, e, oggi alla candidatura come Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
Il Culinary Institute of America è la più prestigiosa scuola professionale americana per gli operatori della ristorazione e della food industry. Collocata nella storica sede di Hyde Park, lungo il corso del fiume Hudson, occupa quella che, prima, era la monumentale sede del Seminario dei Gesuiti guidato dal grande teologo, filosofo e antropologo, Pierre Teilhard de Chardin. Sono gli anni 1982-1984, quando il Ristorante Caterina de’ Medici, specializzato in cucina italiana, con personale studentesco apre le sue porte nel college. Nel 2001, invece, mentre il curriculum espande la sua attenzione sui sapori del mondo, la Cia apre il Centro Colavita per l’Enogastronomia Italiana, dedicato allo studio delle tradizioni culinarie italiane, nuova sede del Ristorante Caterina de’ Medici, che educa gli studenti alle cucine regionali italiane.
La qualità e la professionalità dei suoi corsi sono testimoniati da uno straordinario dato statistico: l’80% degli studenti iscritti al corso di laura triennale, già al termine del secondo anno ottengono contratti di lavoro da parte dei più prestigiosi ristoranti americani. Ma anche dalle parole dei più celebri ed illustri sostenitori del Culinary Institute of America, come gli chef americani Julia Child, la leggendaria cuoca che ha insegnato ai suoi concittadini a cucinare, che raccontava come “praticamente in ogni ristorante o hotel di successo in questo Paese in cui sono stata, il più delle volte ho incontrato un laureato del Culinary Institute of America in una posizione di leadership”, e Thomas Keller, chef e proprietario di The French Laundry, Bouchon e Bouchon Bakery, unico in America ad avere tre stelle Michelin in due ristoranti, che sottolinea come “il Culinary Institute of America ha una ricca e lunga tradizione nell’offrire un’educazione culinaria della massima qualità possibile. Prevedo che la scuola continuerà a plasmare molti dei nostri nuovi leader dell’industria alimentare anche in futuro”. Ma anche come gli altrettanto leggendari chef e ristoratori francesi Roger Vergé, per il quale “questo è il posto migliore del mondo. Una scuola come questa è qualcosa che vorremmo avere in Francia”, e Paul Bocuse, che raccontava come “la prima volta che l’ho visitata, sapevo di aver finalmente trovato una scuola che insegna le tradizioni delle cucine del mondo. È la migliore scuola di cucina del mondo”.
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