Giudizi al vetriolo sul web per una cena o una camera d’albergo che non ci hanno soddisfatto: d’ora in poi per pubblicarli sarà necessario registrare la propria identità. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in questi giorni, un disegno di legge che introduce misure per contrastare il fenomeno delle recensioni false nel settore della ristorazione e dell’ospitalità: in un prossimo futuro sarà, dunque, molto più difficile diffondere online false recensioni negative su ristoranti e pubblici esercizi, un fenomeno molto diffuso e spesso motivato da rancori personali, invidia e concorrenza sleale.
Il provvedimento include il divieto di acquistare o vendere recensioni online, l’obbligo di eliminare i commenti non autentici e la pubblicazione esclusiva di recensioni provenienti da clienti che abbiano effettivamente usufruito del servizio. Secondo Fipe-Confcommeerico, si tratta di un importante passo avanti per tutelare consumatori e imprese: ora l’auspicio, dichiara l’associazione di categoria, è che venga applicato con tempestività ed efficacia, affinché si possa garantire un ambiente digitale più sicuro e affidabile per tutti gli operatori e i consumatori del comparto.
“Questo disegno di legge può rappresentare una svolta decisiva per il nostro settore - afferma Roberto Calugi, dg Fipe-Confcommercio - le recensioni false non solo distorcono la concorrenza e danneggiano l’immagine di tante imprese che lavorano con professionalità e serietà, ma rappresentano anche una truffa per i consumatori. Tutelare la trasparenza e la correttezza è fondamentale per rafforzare la fiducia dei clienti e promuovere una competizione sana e leale”. Secondo le stime, le false recensioni possono avere un impatto sul fatturato che va dal 6 al 30%, mentre, secondo una recente analisi del Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le recensioni influenzano l’82% delle prenotazioni di alloggi e il 70% di quelle dei ristoranti.
Il nuovo disegno di legge prevede che il cliente possa pubblicare una recensione “motivata” e “sufficientemente dettagliata” solo se dimostra la propria identità e e l’effettivo utilizzo del servizio in oggetto (ristorante, bar, hotel, ma anche altre tipologie di alloggio o attrazione turististica) e comunque entro e non oltre 15 giorni.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024