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LA CURIOSITÀ

Sudafrica, Portogallo e Italia i migliori “hot spot” per il turismo del vino, secondo “Titan Travel”

La classifica del tour operator inglese, secondo prezzo medio delle bottiglie, numero di wine tour, ricerche e non solo
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“Titan Travel”: Sudafrica, Portogallo e Italia migliori “hot spot” per il turismo del vino

Era il 1981, Giuni Russo cantava “Un’estate al mare”, e l’enoturismo era un fenomeno ancora ben lontano dal nascere. Oggi molto è cambiato, e visitare cantine e territori per turismo, che, alla voglia di degustazioni e di sapori tipici, unisce la ricerca di paesaggi affascinanti, di luoghi con storie e tradizioni da raccontare, di attività tra le più disparate, dallo sport al culturale, da legare ad un buon calice di vino, è diventato un must, in tanti Paesi del mondo. Tanto che, secondo l’agenzia di viaggi inglese “Titan Travel”, il miglior “hot spot” per l’enoturismo mondiale è il Sudafrica, con un “voto” di 8,38 su 10, davanti al Portogallo, con 7,75, e all’Italia, con 7. Una classifica da prendere per quello che è, come “curiosità estiva”, visto che nella “top 5” sono presenti realtà come Cipro (6,38 su 10) e Cile (6,25), e mancano completamente altri grandi Paesi produttori e mete enoturistiche celeberrime come Francia, Spagna e Stati Uniti, in particolare con quella Napa Valley in cui il fenomeno dell’enoturismo è nato, di fatto, negli Anni Novanta del Novecento. Ma tanto emerge, dalla classifica di “Titan Travel”, realizzata “confrontando il costo medio di una bottiglia di vino, il numero di tour del vino organizzati per km quadrato, i prezzi delle degustazioni tipiche, e l’interesse di ricerca su Google”.
“Il Sudafrica si distingue come una delle principali destinazioni enoturistiche, con un punteggio di 8,38 su 10. È al primo posto per due fattori: il prezzo medio più economico di una bottiglia di vino (3,42 sterline) e il prezzo più conveniente per la degustazione di vini in azienda (11,73 sterline). Ha anche il secondo più alto numero di ricerche per i tour dei vigneti e delle cantine, 16.640 tra aprile 2024 e marzo 2025”, spiega “Titan Travel”. Secondo posto, come detto, per il Portogallo, che “ha il più alto tasso di tour dei vigneti e delle cantine, 562, ovvero 6,1 ogni 1.000 chilometri. Il Portogallo ha anche il terzo più alto numero di ricerche totali per i tour del vino, 14.140 negli ultimi 12 mesi”.
E poi, come detto, c’è l’Italia, con i suoi infiniti territori e vitigni, con le sue tante peculiarità, i micro territori, ma anche le grandi aree come quella Prosecco, citata da “Titan Travel”, ma non solo. “Con un punteggio complessivo di 7 su 10, l’Italia ha la seconda percentuale più alta di tour in vigna o in cantina, con 827, pari a 2,7 per 1.000 chilometri, e si colloca tra i primi cinque per le ricerche, 12.430”. E se, come detto, a completare la “top 5” ci sono Cipro e Cile, la Francia “si consola” con il primato di ricerche per i wine tour, ben 46.000 nel periodo in esame.
“I wine tour non sono più un interesse di nicchia, stanno diventando una parte fondamentale del modo in cui le persone scelgono di viaggiare. Sempre più viaggiatori sono alla ricerca di esperienze coinvolgenti e sensoriali che li colleghino alla cultura locale, e la degustazione di vini offre proprio questo. Offre una finestra unica sul patrimonio, il clima e il carattere di una regione, rendendola la miscela perfetta di relax e scoperta culturale. Con l’interesse in continua crescita, ci aspettiamo che questa tendenza acceleri per tutto il 2025 e oltre”, ha commentato Phil Elis, destination export “Titan Travel”. 

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