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VINO E TERRITORIO

Sulle colline del Monferrato, attraverso il percorso de “I Nidi di Vinchio e Vaglio Serra”

Il 13 luglio nasce il percorso naturalistico inserito nelle colline patrimonio Unesco, per i 60 anni della Cantina Vinchio-Vaglio Serra

L’attenzione ad un territorio del vino, alla sua “sostenibilità”, nel senso più ampio possibile (economico, ambientale, sociale, culturale) si vede anche dagli investimenti che le cantine del Belpaese mettono in campo, al di là della produzione vinicola, per valorizzarlo. E tra i tanti esempio virtuosi che costellano l’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ora in Piemonte, nel Monferrato che, insieme a Langhe e Roero, è patrimonio Unesco, grazie allo sforzo congiunto della Cantina di Vinchio - Vaglio Serra, delle amministrazioni comunali dei due paesi e del Parco Paleontologico Astigiano, è nato il percorso “I nidi di Vinchio e Vaglio Serra”. Un tracciato che dalla collina soprastante la cantina, che festeggia i suoi 60 anni, giunge fino ai confini della riserva della Val Sarmassa, lungo il quale sono state posizionate tre strutture, “I Nidi”, in onore al termine con cui Davide Lajolo, scrittore, giornalista e politico nell’Italia del Novecento, si riferiva proprio a Vinchio, suo Paese natale.

Un omaggio al territorio ed al suo vitigno principe, la Barbera, che sarà celebrato, sabato 13 luglio, con una verticale della Barbera d’Asti Docg Superiore “Sei Vigne Insynthesis” della cantina, con i calici che saranno riempiti proprio vicinissimo ad uno dei “nidi”.

“La tutela del territorio è la ragione stessa per cui la Cantina è nata - dichiara Lorenzo Giordano, presidente della Cantina Vinchio-Vaglio Serra, che mette insieme 185 soci e 420 ettari di vigneto - i nostri vini, prodotti seguendo i più rigidi protocolli qualitativi, hanno infatti lo scopo di mantenere intatto il tessuto economico locale, evitando lo spopolamento delle nostre campagne. La presenza dei viticoltori ci garantisce a sua volta la tanto ricercata preservazione delle nostre colline, oggi in festa per l’apertura di un percorso naturalistico utile a stimolare ancora di più l’economia enoturistica. Per questo rivolgo a loro i nostri più sentiti ringraziamenti, nella consapevolezza che senza il loro quotidiano impegno la Cantina di Vinchio-Vaglio Serra non sarebbe diventata il fiore all’occhiello del Monferrato”.

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