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Svolta ancora più “green” per il Conegliano Valdobbiadene, con il nuovo protocollo vinicolo 2016, che introduce una serie di novità: da nuove collaborazioni scientifiche all’ulteriore riduzione dei prodotti da utilizzare in vigneto

Italia
Svolta ancora più green per il Conegliano Valdobbiadene, con il nuovo protocollo vinicolo 2016

Il Conegliano Valdobbiadene sceglie una linea ancora più “green” con il protocollo vinicolo 2016, messo a punto dal Consorzio di tutela, dopo un anno di incontri con i Comuni della Docg, Arpav, Asl 7 ed 8, Crea e associazioni delle imprese.
Le linee guida per una difesa integrata, adottate anche quest’anno dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, si sono fatte ancor più restrittive in virtù di un percorso volto ad accrescere il valore sostenibile all’interno del territorio Conegliano Valdobbiadene (www.prosecco.it). “A seguito di alcuni aggiornamenti normativi - dichiara Innocente Nardi, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg - il documento per il 2016 contiene una serie di novità, determinate sia da nuove collaborazioni scientifiche, sia dall’ulteriore riduzione dei prodotti da utilizzare in vigneto escludendo quelli con frasi di rischio permanenti.
Le novità di carattere tecnico sono frutto di valutazioni interne alla Commissione, che redige il Protocollo Viticolo: tra i principali aggiornamenti di certo va citata l’esclusione di tutte le formulazioni contenenti, oltre ai già noti prodotti a base di Mancozeb, Folpet, Dithianon, Proquinazid, Mepanipirym, Valifenalate ed Amisulbron, anche quelli in cui siano presenti in qualsiasi concentrazione Tebuconazolo, Miclobutanil, Ciproconazolo, Penconazolo, Flauzinam, Etofenprox, Fluopyram. Questa scelta è dettata da una classificazione tossicologica ritenuta impattante per la salute umana e per l’ambiente”.
“Un ulteriore conferma del nostro impegno nel fornire - conclude il presidente Nardi - nelle linee guida per una pratica integrata della gestione sostenibile della viticultura attraverso il Protocollo Viticolo sia ormai condiviso e supportato dalla comunità locale, intesa in enti, organizzazioni e associazioni nonché dai Sindaci dei Comuni coinvolti. Stiamo lavorando come una vera squadra verso l’obiettivo comune del riconoscimento di Conegliano Valdobbiadene come Patrimonio Unesco”.

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