Il 2001 sarà l’ultima annata di Poggio alle Gazze: il vigneto di 12,6 ettari di Sauvignon Blanc, piantato nel 1981 per volere di Lodovico Antinori, è stato infatti estirpato dalla Tenuta di Bolgheri. Al posto del Sauvignon verranno piantate, con una densità di 9.000 ceppi, viti di Merlot, Cabernet sauvignon e Cabernet franc. Il Poggio alle Gazze era stato commercializzato per la prima volta con l’annata 1987 e mediamente è stato prodotto in 80.000 bottiglie l’anno. Inizialmente il vino - presentato con molto enfasi - non aveva più di tanto scaldato gli animi della critica enologica, poi gradualmente aveva conquistato consensi maggiori - più all’estero che non in Italia - sino a giungere al 66 posto nella classifica dei “The Top 100 Wines 2001” del “Wine Spectator” con il Poggio alle Gazze 2000. Oggi, la Tenuta Ornellaia ha deciso di voltare pagina e ha preferito le varietà qualitativamente più remunerative confermando la vocazione “rossista” dell’azienda già saldamente impegnata con il Bolgheri Superiore Ornellaia e con il Masseto.
La Tenuta Ornellaia è anche al centro di una ridda di voci che la vorrebbero in vendita: sono in molti a giurare che il marchese Lodovico Antinori (che, in futuro, sarà impegnato anche nel progetto di dar vita ad una nuova tenuta in Toscana, con il fratello Piero e la sorella Ilaria, ndr) avrebbe già deciso di cedere la proprietà al potente gruppo americano guidato da Bob Mondavi (già suo partner per il 20%, ndr); altri, invece, sono pronti a scommettere che è stato Mondavi, “ringalluzzito” dal recente successo dell’Ornellaia (al primo posto nel 2001 nel mondo stando al “Wine Spectator”) a farsi avanti per acquistare la tenuta toscana. Mondavi, stando sempre ai rumors, sarebbe disposto a chiudere l'affare nel giro di 2 mesi.
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