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Testo Unico del Vino approva in Commissione Agricoltura alla Camera. Ad annunciarlo il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, ed il presidente della Commissione Luca Sani. I dettagli a Vinitaly. Focus - Coldiretti: “-50% di burocrazia”

Come annunciato più volte dal Ministro delle Politiche Agricole negli ultimi giorni, è arrivato, in tempo per Vinitaly, il primo importante via libera al Testo Unico del Vino, approvato dalla Commissione Agricoltura alla Camera, i cui dettagli saranno presentati lunedì 11 aprile a Verona. Ad annunciarlo lo stesso Ministro Maurizio Martina: “a Vinitaly presenteremo nel dettaglio il provvedimento che è stato condiviso con tutta la filiera. A trent’anni dallo scandalo del metanolo - aggiunge il Ministro - l’Italia punta ad avere una sola norma di riferimento per il settore vitivinicolo, unificando, aggiornando e razionalizzando le leggi esistenti. Il testo unico è uno strumento fondamentale della nostra strategia di rafforzamento del vino italiano e del percorso di semplificazione burocratica che stiamo portando avanti. È stato fatto un lavoro importante di sintesi e di innovazione alla Camera da parte dei deputati, che voglio ringraziare per il loro impegno a partire dal Presidente della Commissione Luca Sani, dal Capogruppo Nicodemo Oliverio e dal relatore Massimo Fiorio. Ora è importante andare avanti nell’iter parlamentare e arrivare presto alla sua approvazione definitiva. Lo dobbiamo a un settore che vale più di 14 miliardi di euro e in questi anni ha dimostrato di essere a tutti gli effetti un modello”.
“Con il via libera odierno al testo definitivo del “Codice della Vite e del Vino” - sottolinea Sani - abbiamo rispettato l’impegno che ci eravamo assunti esattamente un anno fa al Vinitaly di Verona, dove illustreremo nel dettaglio le ultime modifiche apportate all’articolato destinato all’approvazione entro poche settimane. So bene quanta attesa ci sia per il testo unico sulla “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino” - aggiunge Sani - e capisco anche l’impazienza del vasto e importante mondo che ruota intorno alla filiera vitivinicola. Quello che abbiamo affrontato in questi due anni, tuttavia, è un lavoro mastodontico che oggi sfocia in un testo organico che dà ai produttori risposte complete sotto ogni punto di vista, costruite intorno ai due assi portanti della semplificazione amministrativa e della sicurezza alimentare. Principi che informano tutti i nove titoli in cui è articolata la legge e che trovano una declinazione nel Sian (sistema informativo agricolo internazionale), per semplificare gli adempimenti attraverso l’istituzione di una innovativa rete informatica di gestione, e nello Schedario vitivinicolo istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole, mirato a contenere tutte le informazioni sul potenziale produttivo viticolo. Sul fronte della sicurezza alimentare, invece, sarà decisiva la competenza assegnata al Mipaaf del coordinamento delle amministrazioni coinvolte nei controlli, che saranno effettuati attraverso due strumenti specifici come “Piano annuale dei controlli” e “Registro unico dei controlli”. L’idea è che la certezza dei criteri e delle modalità ispettive liberi le aziende da vessazioni e ostacoli di natura burocratica. L’obiettivo è infatti facilitare i produttori, facendogli cogliere le opportunità sui mercati esteri, dove c’è la possibilità di conquistare nuove importanti fette di mercato”.

Focus - Coldiretti: “il Testo Unico taglia del 50% burocrazia”
L’arrivo del testo unico sul vino “taglia del 50% il tempo dedicato alla burocrazia che dal vigneto alla bottiglia rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti che richiedono almeno 100 giornate di lavoro per ogni impresa vitivinicola per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore”. Così il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare positivamente l’approvazione in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati il Testo Unico del vino. Un testo ampiamente condiviso che raccoglie molte nostre proposte che consentono di ridurre gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli”, ha precisato Moncalvo.
Il testo unico, tra l’altro, spiega la Coldiretti, porterà alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a Denominazione di Origine ed Indicazione Geografica con un contenimento dei costi, ma anche semplificazioni sulla normativa accise da lungo tempo attese e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero e - continua la Coldiretti - a sostegno delle esportazioni del vino made in Italy.
L’Italia, ricorda l’organizzazione agricola, ha conquistato nel 2015 il primato mondiale nella produzione di vino con 47,4 milioni di ettolitri, e dal punto di vista qualitativo può contare sul primato in Europa per numero di vini con indicazione geografica (73 Docg, 332 Doc e 118 Igt). Nel 2015 è stato ottenuto il record delle esportazioni di vino per un valore di 5,4 miliardi di euro, la prima voce dell’export agroalimentare nazionale.

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