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CRITICA E CLASSIFICHE

“The World’s 50 Best Restaurants 2024”, Alajmo al n. 51, Niederkofler (best new entry) al n. 52

Svelate le posizioni da 51 a 100 della classifica, con il n. 1 che sarà rivelato il 5 giugno, a Las Vegas

I tristellati Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo al n. 51 e l’Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico, in Italia, al n. 52, e new entry più alta in questa parte della classifica: la “The World’s 50 Best Restaurants 2024” ha svelato oggi le posizioni da 100 e 51 della sua celeberrima classifica dei migliori ristoranti del mondo, in attesa della proclamazione del migliore assoluto e dei primi cinquanta, che sarà di scena il 5 giugno, a Las Vegas. L’elenco 51-100 comprende i ristoranti di tutti e sei i Continenti, spiega una nota, ed è stato stilato grazie ai voti di 1.080 esperti indipendenti che appartengono al mondo della gastronomia, da giornalisti gastronomici e chef di fama mondiale a gastronomi itineranti. Ognuno di loro ha contribuito con i propri voti a stilare la classifica di “The World’s 50 Best Restaurants 2024”, che sarà svelata tra due settimane, live sul palcoscenico della premiazione.
Nelle posizioni tra 51 e 100, dunque, ci sono 12 new entry da 11 città diverse, da Berlino a Mumbai, fino a Seoul e Sidney. 13 ristoranti provengono dall’Asia, 23 dall’Europa, 6 dal Nord America, 5 dal Sud America, uno dal Medio Oriente, uno dall’Africa e uno dall’Oceania.
La Francia è in testa con altri quattro ristoranti, tra cui: Flocons de Sel (n. 76) a Megève; La Grenouillère (n. 77) a La Madelaine-sous-Montreuil; Alléno Paris Au Pavillon Ledoyen (n. 79) a Parigi e Ceto (n. 85) a Roquebrune-Cap-Martin. Nella classifica completa, sono presenti altri quattro ristoranti in UK, ossia Brat (n. 65), The Clove Club (n. 80), Lyle’s (n. 87) Core by Clare Smyth (n. 97). La Germania vanta un totale di quattro ingressi in classifica, tra cui Ernst (n. 75) e Tantris (n. 88), entrambi a Monaco. Sono tre i ristoranti spagnoli nella classifica: Enigma (n. 59) a Barcellona, Aponiente (n. 72) a El Puerto de Santa Marìa e Mugaritz (n. 81) a San Sebastián. Il ristorante belga Willem Hiele, ad Oudenburg, si posiziona alla n. 83. Un ristorante danese e uno turco si sono classificati nell’elenco 51-100, rispettivamente Kadeau (n. 54) a Copenaghen e Neolokal (n. 91) a Istanbul. L’Asia, invece, si distingue per le seguenti new entry: il Masque a Mumbai (n. 78), il Mosu (n. 86) e l’Onjium (n. 96), entrambi a Seoul, insieme al ritorno dell’Indian Accent di New Delhi (n. 89). Tre ristoranti giapponesi spiccano nella lista: Narisawa, a Tokyo (n. 56), La Cime, a Osaka (n. 66) e Sazenka, sempre a Tokyo (n. 93). La Cina è rappresentata da Fu He Hui, a Shanghai, al n. 69 mentre Singapore conquista tre posizionamenti, tra cui Burnt Ends al n. 68, Labyrinth al n. 92 e Meta al n. 95. Ci sono anche due ristoranti thailandesi in classifica: Potong al n. 57 e Nusara al n. 74, entrambi a Bangkok.
“The World’s 50 Best Restaurants”, spiega ancora una nota, continua a premiare la fiorente gastronomia del Nord America con i nuovi ingressi di Smyth, a Chicago, al n. 90 e Fauna, a Valle de Guadalupe, in Messico, al n. 100. Sono poi presenti altri due ristoranti messicani: Alcalde di Guadalajara al n. 67 e Sud 777 di Città del Messico al n. 82. Gli Stati Uniti annoverano inoltre Le Bernadin a New York, al n. 71, mentre Cosme, sempre a New York, è al n. 99. Il Sud America vanta cinque locali all’interno della classifica. Si posiziona al n. 53 Leo di Bogotà di Leonor Espinosa, The World’s Best Female Chef 2022. Mérito, a Lima, si trova al n. 55, mentre Mil di Cusco si posiziona al n. 73. Lasai a Rio de Janeiro è al n. 58 e Nuema, a Quito, di Pía Salazar, vincitrice del The World’s Best Pastry Chef 2023, si classifica n. 61. Il Fyn di Cape Town, vincitore del Sustainable Restaurant Award 2023 si classifica al n. 60, mentre Orfali Bros Bistro è al n. 64. Nella classifica 51-100, l’Australia è rappresentata dal Saint Peter di Sidney, gestito dallo chef Josh Niland, che si piazza al n. 98.
“La classifica 2024 completa è una vera e propria rappresentazione della gastronomia globale”, commenta William Drew, direttore editoriale The World’s 50 Best Restaurants. “Con ristoranti situati in sei continenti, siamo entusiasti di vedere così tanti nuovi ingressi dai nomi interessanti che stanno lasciando il segno nel mondo della ristorazione. Congratulazioni vivissime a tutti i ristoranti e team presenti nella classifica di quest’anno; non vediamo l’ora di celebrare insieme i loro successi alla cerimonia di premiazione del mese prossimo a Las Vegas”.

Focus - “The World’s 50 Best Restaurants”, le posizioni da 51 a 100
51 Le Calandre - Rubano
52 Atelier Moessmer Norbert Niederkofler - Brunico
53 Leo - Bogotá
54 Kadeau - Copenhagen
55 Mérito - Lima
56 Narisawa - Tokyo
57 Potong - Bangkok
58 Lasai - Rio de Janeiro
59 Enigma - Barcellona
60 Fyn - Cape Town
61 Nuema - Quito
62 Coda - Berlino
63 Bozar - Bruxelles
64 Orfali Bros Bistro - Dubai
65 Brat - Londra
66 La Cime - Osaka
67 Alcalde - Guadalajara
68 Burnt Ends - Singapore
69 Fu He Hui - Shanghai
70 Le Doyenné - Saint-Vrain
71 Le Bernardin - New York
72 Aponiente - El Puerto de Santa María
73 Mil - Cusco
74 Nusara - Bangkok
75 Ernst - Berlino
76 Flocons de Sel - Megève
77 La Grenouillère - La Madelaine-sous-Montreuil
78 Masque - Mumbai
79 Alléno Paris Au Pavillon Ledoyen - Parigi
80 The Clove Club - Londra
81 Mugaritz - San Sebastián
82 Sud 777 - Città del Messico
83 Willem Hiele Oudenburg
84 Restaurant Jan - Monaco
85 Ceto - Roquebrune-Cap-Martin
86 Mosu - Seoul
87 Lyle’s - Londra
88 Tantris - Monaco
89 Indian Accent - New Delhi
90 Smyth - Chicago
91 Neolokal - Istanbul
92 Labyrinth - Singapore
93 Sazenka - Tokyo
94 Mountain - Londra
95 Meta - Singapore
96 Onjium - Seoul
97 Core by Clare Smyth - Londra
98 Saint Peter - Sydney
99 Cosme - New York
100 Fauna - Valle De Guadalupe

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