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VINO E INVESTIMENTI

Tommasi arriva in Umbria, cuore verde d’Italia. E punta sull’Orvieto Classico, con 50 ettari vitati

I primi vini di una delle denominazioni bianchiste storiche del Belpaese nel 2023. 649 gli ettari di proprietà della famiglia veneta di viticoltori

Non più “solo” la natia Valpolicella (da dove tutto è partito nel 1902), Montalcino, la Maremma Toscana (nella bellissima Pitigliano), la Basilicata (Paternoster), la Puglia e l’Oltrepò Pavese: Tommasi Family Estates ha messo radici in Umbria, in terra di Orvieto, uno dei territori storici del vino italiano (e da sempre “ il vino dei Papi”) ed in fase di rilancio. Con l’acquisizione, avvenuta del 2019, di una tenuta (Località Poggente) di 145 ettari di cui 50 vitati con i vitigni autoctoni bianchi tipici del territorio Grechetto e Procanico, e vitigni a bacca rossa Merlot e Cabernet Sauvignon, su suoli ricchi di scheletro e argilla. Un progetto di lungo corso, che, in questi anni, ha richiesto un grande lavoro di sistemazione e reimpianto di una buona parte dei vigneti, oltre alla ristrutturazione e all’ammodernamento di parte della cantina. Un percorso che prevede il lancio, nel 2023, della produzione di un Orvieto Classico Doc, di un Rosso Umbria Igt, ed un altro vino per ora segreto, a cui sta lavorando l’enologo Giancarlo Tommasi.
“L’Umbria è una delle regioni d’Italia più suggestive e affascinanti, apprezzata per la sua ricchezza storica, culturale e artistica oltre che per i suoi incantevoli paesaggi in cui dominano incontrastati la vite e l’olivo. La tenuta, in Località Poggente, è poco lontana da Poggio al Tufo, la nostra proprietà a Pitigliano - afferma Giancarlo Tommasi - e passando per Orvieto, per raggiungere la tenuta in Maremma Toscana, ci siamo entusiasmati per le colline di questa regione così verdi e ricche di possibilità. Il progetto ad Orvieto è ancora “in fieri” e mancano ancora un paio di anni al lancio ufficiale. Nel frattempo stiamo lavorando alacremente per sistemare la cantina e mettere a punto i vini il progetto”. Nella tenuta si trovano anche 15 ettari ad oliveto, con oltre 9.000 piante di olivo, e 80 ettari di bosco.
Ma con l’acquisizione in Umbria, gli ettari vitati sotto il controllo di Tommasi diventano 649, confermando, dunque, la famiglia veneta fra le aziende familiari italiane più dinamiche e fra quelle più significative per estensione vitata sul territorio nazionale, con tenute, come detto a Montalcino (Casisano), Maremma Toscana (Poggio al Tufo), Basilicata (Paternoster), Puglia (Masseria Surani) e Oltrepò Pavese (Tenuta Caseo). Un progetto di espansione iniziato nel 1997 e che non si è mai fermato; un’azienda nata nel 1902 da contadino visionario e che si prepara a festeggiare l’anno prossimo 120 dalla fondazione: più di un secolo che ha visto grandi trasformazioni, crescita, cantieri, nuovi mercati e tanti sogni realizzati. Ora uno dei cardini è legato ad un importante progetto di sostenibilità per preparare la nuova generazione Tommasi alle prossime sfide del futuro.

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