La Toscana del vino non vola più alto. Anche se alcuni grandi griffes, tra le più affermate e conosciute, si salvano, e anzi continuano a mietere consensi, all’estero, come in Italia, il complesso del sistema di mercato del vino toscano sembra essersi rotto. Per il vino, come per molti altri prodotti e comparti della regione, si preannuncia un autunno caldo, nonostante le grandi punte di eccellenza che questa vendemmia sembra promettere.
Gli indizi ci sono tutti, a partire dai prezzi all’origine del vino che, proprio in vista dell’imminente raccolto, continuano a perdere di peso e consistenza seguendo un trend già peraltro avvertito da lungo tempo. E così succede che oggi il Chianti Classico della vendemmia 2003 (i dati sono aggiornati al 25 agosto 2004, e la fonte è il bollettino della Camera di Commercio di Siena) venga scambiato a 200 euro l’ettolitro, contro i 400 euro nel 2003 della vendemmia 2001. Sempre all’ingrosso, il Nobile di Montepulciano 2003 spunta un prezzo di 300 euro (400 euro della vendemmia 2001, nel 2003), la Vernaccia a quota 100 euro (contro i 150 euro della vendemmia 2001, nel 2003) o il Chianti venduto a 100 euro (200 euro, nel periodo di riferimento); miglior sorte per il Brunello di Montalcino, dove la flessione è più contenuta e le quotazioni si aggirano tra i 600/700 euro (nel 2003 si attestavano a quota 720 euro per la vendemmia 2001). Il quadro non è certo dei migliori e si aggrava se consideriamo in primo luogo che i dati riportati sono di carattere ufficiale e che quindi i prezzi reali possono essere anche più bassi (20% circa) e, in seconda battuta, che siamo in presenza di una contrazione delle vendite del 15-20%.
La Toscana del vino è in sofferenza. Ma se questo accade in una delle culle dell’enologia italiana (e con la più alta immagine nel mondo), figuriamoci cosa possa succedere in altri territori di produzione, pregiati o meno! Nel frattempo si cerca di correre ai ripari, prima che questo crollo congiunturale prenda in maniera irreversibile gli aspetti di una crisi di carattere strutturale. La Regione Toscana, per mano dell’assessore all’Agricoltura Tito Barbini e del consigliere regionale della Margherita Gianluca Parrini, si sta mobilitando per dare vita nelle prossime settimane ad un’iniziativa anticrisi. Una sorta di “Stati Generali” del vino toscano per coinvolgere produttori, consorzi di tutela e operatori del settore nella ricerca delle adeguate soluzioni.
Nell’attesa anche i Consorzi non stanno a guardare come nel caso del Chianti Classico che ha deciso una riduzione delle rese del 20%: un taglio in nome e per conto della qualità del vino ma soprattutto del riequilibrio del mercato, un taglio dietro al quale si nasconde il timore che un raccolto abbondante possa riempire ulteriormente le cantine mentre la domanda resta congelata.
Leonardo Roselli
I prezzi del vino di 5 docg della Toscana
- Prezzo all’ettolitro della vendemmia 2001 all’origine il 25 agosto 2003
Chianti Classico - 400 euro
Brunello di Montalcino - 700 euro
Nobile di Montepulciano - 400 euro
Vernaccia di San Gimignano - 150 euro
Chianti - 200 euro
- Prezzo all’ettolitro della vendemmia 2003 all’origine il 27 agosto 2004
Chianti Classico - 200 euro
Brunello di Montalcino - 600 euro
Nobile di Montepulciano - 300 euro
Vernaccia di San Gimignano - 100 euro
Chianti - 100 euro
Nell'indagine di www.winenews.it il prezzo all’ettolitro della vendemmia 2002 all’origine non è stato preso in considerazione in quanto il raccolto in questione è stato ritenuto scarso e di livello mediocre e quindi non idoneo per questo tipo di analisi.
I prezzi sono stati ricavati dal Bollettino della Camera di Commercio di Siena.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024