1.500 ettari vitati, 6 milioni di bottiglie prodotte, 550 persone impiegate e oltre 50 milioni di fatturato annuo: ecco i numeri di Toscana Wine Architecture, la rete d’imprese primo esempio in Italia a valorizzare vino, architettura e turismo, che, nata nel 2017, riunisce 14 cantine di design (Cantina Antinori nel Chianti Classico, Caiarossa, Cantina di Montalcino, Castello di Fonterutoli, Colle Massari, Fattoria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Podere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salcheto, Tenuta Ammiraglia - Frescobaldi, Tenuta Argentiera) che hanno fatto singolarmente investimenti significativi in questi settori, e hanno deciso di puntare su una strategia comune, per accogliere turisti e visitatori da tutto il mondo. E i dati sembrano dar loro ragione visto che le grandi griffe della rete segnalano un incremento medio del 20% dei visitatori sul primo semestre del 2017.
Un progetto originale portato avanti da alcune delle aziende più rappresentative del panorama vitivinicolo italiano, importanti realtà, dalle più antiche e storiche alle più giovani e dinamiche, diverse per storia e dimensioni, ma unite dall’amore per il vino, il territorio, l’arte nella sua connotazione più ampia e il rispetto per l’uomo e l’ambiente, e che, in un settore ad altissima competitività, hanno invece deciso di unire le forze per perseguire un obiettivo comune. Perché, spiegano, “il valore dell’impresa va ben al di là del semplice valore economico delle singole imprese che la compongono perché lo scopo è più alto: non concorrere, ma correre insieme per raggiungere l’obiettivo: rafforzare e portare avanti la Toscana del vino nel turismo enogastronomico investendo nella promozione del territorio. Una visione della Toscana contemporanea che sia all’altezza di quanto gli antenati hanno saputo lasciare in dono, come nuovi custodi di un paesaggio che è un vero e proprio patrimonio dell’umanità.”
In comune, l’aver investito su cantine-opere d’arte dove l’uomo è al centro, ma che non sono musei, ma realtà operative pensate e create per facilitare il lavoro in cantina, progettate per produrre al meglio, con il minor impatto ecologico perché l’energia più pulita è quella che non si consuma. Aziende che hanno scommesso sull’enoturismo e sull’accoglienza perché ritengono che far vivere un’esperienza sia essenziale per il futuro di questo comparto.
Toscana Wine Architecture è promossa da Regione Toscana in collaborazione con Vetrina Toscana, Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana.
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