Su terreni impervi, battuti dal vento e dal salmastro, i vigneti del Paradiso dei Conigli si adattano alle diverse zone dell’Isola del Giglio, caratterizzate da microclimi differenti che influenzano le produzioni, e dove la viticoltura si fa eroica nella difesa e riscoperta della tradizione vinicola isolana, recuperando vitigni rossi rari e autoctoni. In Lunigiana, invece, al confine tra Toscana e Liguria, Terenzuola coltiva viti ultracentenarie, dalle Cinque Terre al territorio del Candia sulle Apuane, difende la sua storicità eroica: nata tra le due guerre, oggi è alla vendemmia n. 30, e tutto si svolge ancora manualmente per la necessità di coltivare vigneti a picco sul mare, da una parte, e arroccati in montagna, dall’altra. Ma tra le giovani realtà che fanno la differenza, c’è anche la “Maestà della Formica” a Careggine, dove l’agricoltura biodinamica resiste alle pendici del Sumbra, e dove, non solo si producono conserve sfruttando tutti i frutti della terra, ma, con eroica volontà, nasce anche un Riesling d’alta quota e si recuperano vecchie vigne, anche centenarie, dislocate in Garfagnana. Sono solo alcune delle storie che arrivano da “quella parte di Toscana bagnata dal mare”, protagonista nei calici dell’“Anteprima dei Vini della Costa Toscana”, la rassegna dei Grandi Cru della Costa Toscana, che torna nell’edizione n. 21, con 80 produttori e oltre 400 etichette, al Real Collegio di Lucca (30 aprile-1 maggio) .
Un evento che unisce degustazione, esperienze e storia. Anzi, tante piccole storie di produttori che fanno della terra il lavoro quotidiano, tra agricoltura e viticoltura eroica. Realtà che resistono, che si fanno custodi e guardiani di un sapere antico, piccole ma preziose esperienze che i Grandi Cru della Costa Toscana - che nascono nella parte di Toscana compresa tra Massa, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto ed in particolare in un’area che subisce l’influenza del Mar Tirreno - promuovono e sostengono. E che si raccontano attraverso le nuove annate dei loro vini nell’Anteprima al Real Collegio, dove i maggiori produttori locali (da Collemassari e Grattamacco alla Fattoria di Magliano, da Moris Farms a Poggio L’Apparita, da Sassotondo ad Arrighi, da Campo al Mare a Batzella, da Podere Sapaio a Caiarossa, da Fattoria Varramista a I Giusti & Zanza, da Le Palaie alla Tenuta di Ghizzano, dalle Tenute Lunelli alla Tenuta Prima Pietra, da Usiglian del Vescovo alla Tenuta del Buonamico, dalla Tenuta dello Scompiglio alla Tenuta di Valgiano, tra le altre) guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro etichette: un lungo percorso dal Nord al Sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende impegnate quotidianamente nella ricerca di qualità e sostenibilità.
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