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BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA

“Trasmettere alle future generazioni i valori del vino: non ultimo un senso di felicità”

In un volume i 75 anni di storia dell’Accademia della Vite e del Vino e del suo ruolo di valorizzazione del settore vitivinicolo
ACCADEMIA DELLA VITE E DEL VINO, BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA, STORIA, VITICOLTURA, Italia
Un libro celebra i 75 anni della prestigiosa Accademia della Vite e del Vino

“Abbiamo la responsabilità di tramandare alle future generazioni la conoscenza e l’importanza dei valori, anche culturali, che il vino trasmette e non ultimo un senso ben individuato di felicità, così come ebbe a dire Leonardo da Vinci: da noi gli homini dovrebbero nascere più felici e gioiosi che altrove et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni”: è questo il senso, anticipato dalla prefazione scritta da Antonio Calò, presidente emerito, del volume che celebra i 75 anni di storia dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, nata nel 1949 a Siena, tra le più prestigiose istituzioni del settore. Oggi l’Accademia conta 554 membri nelle diverse categorie, ha patrocinato convegni, incontri scientifici e tecnici e ha organizzato e svolto 340 Tornate Accademiche, di cui 17 all’estero in Paesi europei ed extra-europei, affrontando le problematiche più attuali del comparto vitivinicolo
L’Accademia venne istituita con il compito di contribuire al progresso della viticoltura e dell’enologia e di tutto il comparto vitivinicolo comprendendo, quindi, la valorizzazione e tutela delle produzioni; gli aspetti storici, economici e legislativi del settore; la tutela dell’ambiente, del territorio e della salute del consumatore, come ricorda l’attuale presidente Rosario Di Lorenzo: “per portare avanti il ruolo di contribuire al progresso della viticoltura e dell’enologia e di tutto il comparto vitivinicolo, l’Accademia è da sempre impegnata a promuovere e attuare studi, ricerche e dibattiti, ad organizzare convegni, giornate di studio, corsi di perfezionamento”. L’Accademia ha, inoltre, istituito premi per lavori scientifici e attività benemerite che contribuiscono al progresso scientifico e tecnologico del comparto vitivinicolo, oltre a collaborare con istituzioni nazionali e internazionali, promuovere la costituzione di gruppi di lavoro e di commissioni di studio, nonché diffondere i risultati della ricerca e delle attività Accademiche.
Nel volume sui 75 anni di vita dell’Accademia sono riportate sette brevi ma esaustive relazioni di alto valore, che raggruppano e affrontano tematiche affini, il contributo culturale, scientifico e tecnico. Come infatti sottolinea Di Lorenzo, “le Accademie possono ancora svolgere un ruolo importante per lo sviluppo scientifico, culturale, tecnologico ed economico dei comparti produttivi. Sono, infatti, Associazioni capaci di garantire un reale pluralismo di opinioni, un confronto di idee libero da condizionamenti di qualsiasi natura e basato su evidenze e metodo scientifico ed in grado di contribuire, quindi, a individuare le linee di sviluppo di un sistema produttivo, in maniera indipendente e scevra da interessi e condizionamenti di parte”.
Il volume vede le prefazioni di Lamberto Frescobaldi, presidente Unione Italiana Vini, che scrive “il contributo degli accademici sarà cruciale nel migliorare la vitivinicoltura del domani, specialmente di fronte a problematiche inedite come il cambiamento climatico e i suoi effetti sull’ambiente”, e Massimo Vincenzini presidente dell’Accademia dei Georgofili.

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