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Treasury Wine Estates investe 15 milioni di dollari in un impianto all’avanguardia per vini No-Lo

Focus sulla tecnologia per preservare il gusto senza alcol, fino ad oggi uno dei principali ostacoli all’affermazione di questa categoria
AUSTRALIA, BAROSSA VALLEY, IWSR, LOW ALCOL, NO ALCOL, TREASURY WINE ESTATES, VINI DEALCOLIZZATI, VINI NO-LO, Mondo
Treasury Wine Estates investe 15 milioni di dollari in un impianto per vini No-Lo

Il settore vinicolo sta vivendo una trasformazione profonda. Sempre più consumatori, in particolare tra le giovani generazioni, scelgono vini a basso o zero contenuto alcolico, tra i pochi segmenti del mercato in crescita, spinti da motivazioni legate alla salute, alla sostenibilità e ad una crescente consapevolezza sociale. In questo contesto in rapida evoluzione, Treasury Wine Estates, il gigante australiano tra i principali attori globali del comparto (con brand come Penfolds, Daou Vineyards, 19 Crimes, Pepperjack, Squealing Pig, Wynns, Matua, Beaulieu Vineyard, Frank Family Vineyards e Castello di Gabbiano, in territori come, tra gli altri, Barossa Valley e Coonawarra in Australia, Napa Valley e Paso Robles negli Stati Uniti States, Marlborough in New Zealand, Bordeaux in Francia, Toscana in Italia e Ningxia in Cina), ha deciso di puntare con decisione sul futuro del vino no e low alcol. L’azienda ha appena inaugurato un impianto da 15 milioni di dollari nella Barossa Valley, in Australia, interamente dedicato alla produzione di vini dealcolizzati. Un investimento strategico, spiega l’azienda, “che rafforza la leadership di Twe nell’innovazione enologica e nella capacità di rispondere ai nuovi stili di consumo”.
“Dopo oltre due anni di sviluppo, il nuovo impianto è dotato di una tecnologia di dealcolizzazione all’avanguardia - afferma Treasury Wine Estates - affiancata da processi brevettati (in attesa di approvazione) unici al mondo per il trattamento della componente aromatica del vino, che permettono di preservarne il sapore. La struttura ospita attrezzature personalizzate ed esclusive, insieme a processi che trattano delicatamente l’essenza estratta del vino durante la dealcolizzazione, consentendo agli enologi di proteggere gli elementi responsabili del gusto e del profumo. Il sistema è stato progettato per superare le criticità dei metodi esistenti di rimozione dell’alcol, che spesso alterano la chimica del vino e ne compromettono la ricchezza, la struttura e la sensazione al palato”.
“Questo impianto all’avanguardia consolida la nostra posizione di pionieri globali nella produzione vinicola. La tecnologia e i processi proprietari per la dealcolizzazione rappresentano il nostro ultimo passo nella creazione di un polo di innovazione, tecnologia e sostenibilità nella Barossa Valley, dove, da oltre un secolo, produciamo vini per deliziare i consumatori”, dichiara Kerrin Petty, responsabile Supply and Sustainability Treasury Wine Estates.
Secondo una ricerca dell’Iwsr, autorità mondiale in materia di dati e analisi sulle bevande alcoliche, il mercato dei vini analcolici e a basso contenuto alcolico crescerà con un tasso annuo composto del 5% tra il 2024 e il 2028. I dati rivelano che il 50% dei consumatori di vino sta riducendo il consumo di alcol, ma il gusto resta il principale ostacolo all’acquisto di queste alternative.
“Il sapore è sempre stato un ostacolo per gli amanti del vino che esploravano un’alternativa analcolica o a basso contenuto alcolico: questa tecnologia ci ha aiutato a risolvere il puzzle del sapore e ha ricevuto finora un feedback eccezionale dai consumatori. Con vini analcolici e a basso contenuto alcolico già pluripremiati, non vediamo l’ora di condividere con i consumatori questa nuova generazione di vini dal gusto eccezionale a partire dal mese prossimo”, conclude Sarah Parkes, dg vendite e marketing della divisione premium globale Twe.

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