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IL TEMA DELLE NGT

Ue, rinviato il dossier sulle tecniche genomiche. Coldiretti e Confagricoltura: “occasione persa”

Nessun accordo a Bruxelles: la decisione a dopo il semestre di Presidenza belga. L’auspicio: “le nuove governance rimettano il tema al centro”
AGRICOLTURA, BRUXELLES, Coldiretti, Confagricoltura, GENETICA, Non Solo Vino
Rinviato il dossier europeo sulle Nuove tecniche genomiche (ph: Pixabay)

Il Comitato delle rappresentanze permanenti degli Stati presso l’Unione Europea (Coreper) non è riuscito a trovare un accordo per il mandato negoziale sulla proposta della Commissione sulle Nuove Tecniche Genomiche (Ngt). Il Consiglio dell’Unione Europea non ha raggiunto la maggioranza qualificata e, quindi, la discussione sul dossier è stata rinviata. Secondo l’Ansa, al netto di sorprese, gli Stati membri non riusciranno a trovare un accordo entro la fine del semestre di presidenza del Belgio alla guida dell’Ue, ovvero il 30 giugno 2024.
La decisione ha scatenato le reazioni da parte di Coldiretti e di Confagricoltura.I primi hanno parlato di “ennesima occasione persa per il settore agricolo e la ricerca scientifica pubblica” spiegando come gli Ngt siano “uno strumento di aiuto concreto per gli agricoltori in quanto permetterebbero di selezionare nuove varietà vegetali più resilienti agli impatti del cambiamento climatico, utilizzando meno input chimici. Tutto questo, sempre nel rispetto della distintività dell’agricoltura italiana ed europea”. L’organizzazioni di categoria auspica, quindi, che la questione torni al centro del dibattito, con le nuove presidenze: “sia in Parlamento che in Consiglio, anche grazie alle nostre azioni, era emersa la chiara volontà di non consentire per tali tecniche genomiche la brevettabilità, lasciandone quindi un più libero utilizzo anche ad imprese molto piccole, cosa che invece non era stato possibile per gli Ogm che sono diventati, soprattutto in Africa, strumenti di condizionamento da parte delle multinazionali. Ci auguriamo pertanto che la nuova Commissione rimetta la questione rapidamente al centro dell’agenda”.
Dura è anche la risposta di Confagricoltura, che si definisce “rammaricata” e parla di “ennesimo fallimento istituzionale per un settore che garantisce l’unica autonomia strategica dell’Unione Europea, quella alimentare, nonostante sia bersagliato da tante difficoltà. Eventi climatici avversi, fitopatie e una crescente domanda da parte dei consumatori - sottolinea Confagri - sono sfide che possono essere affrontate grazie all’innovazione e alla ricerca scientifica, come dimostrato da Paesi terzi che già ampiamente adoperano le Nuove Tecniche Genomiche in agricoltura”. Sul tema è intervenuto direttamente anche il presidente, Massimo Giansanti: “l’Italia, grazie al contributo di Confagricoltura si è dimostrata all’avanguardia approvando la sperimentazione in campo già l’anno scorso, in attesa di una legislazione europea più completa in materia di commercializzazione, che tarda ad arrivare per questioni, a nostro avviso, ampiamente superabili. La speranza è che la prossima Presidenza del Consiglio Europeo possa giungere ad una posizione comune per concludere quanto prima l’iter legislativo di questo dossier fondamentale per l’agricoltura, italiana ed europea, del futuro”.

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