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LA DECISIONE

Uk, saranno aumentate le accise su vino e alcolici. La protesta del settore: “decisione miope”

Bilancio fiscale, l’annuncio del Cancelliere Rachel Reeves genera malumori nei rappresentanti di categoria, e WineGb e Wsta vanno all’attacco
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In arrivo l’aumento delle accise per il vino britannico

“Aumenterò le accise sugli alcolici in base all’inflazione”. Nel discorso sul bilancio 2025 pronunciato, ieri, dal Cancelliere inglese Rachel Reeves, non sono arrivate buone notizie dal Governo britannico per il mondo del vino e degli alcolici in generale, così come sperato dal settore e riportato da WineNewsE le reazioni non si sono fatte attendere, ad iniziare dalla Wine & Spirit Trade Association (Wsta), realtà che rappresenta oltre 300 aziende che producono, importano, esportano, trasportano e vendono vini e liquori nel Regno Unito che ha parlato di decisione “deludente e miope” aggiungendo che l’incremento per “le accise sugli alcolici in base all’Rpi (il tasso di inflazione, ndr) perpetuerà il “circolo vizioso” dell’economia, in difficoltà. La nuova imposizione fiscale sugli alcolici danneggerà le imprese britanniche, porterà a prezzi più alti per i consumatori e a una riduzione delle vendite, che, a sua volta, prosciugherà i fondi del Tesoro. Con l’Rpi fissato al 3,66%, le imposte aumenteranno di 11 pence su una bottiglia di Prosecco, di 13 pence su una bottiglia di vino rosso e di 38 pence su una bottiglia di gin a partire dal 1 febbraio del prossimo anno. Quando l’anno prossimo entreranno in vigore gli aumenti delle accise, i prezzi del vino e dei liquori saranno aumentati di quasi 1 sterlina a bottiglia in un anno, tenendo conto del continuo aumento delle accise, della nuova tassa sugli imballaggi e dell’Iva”.
Per Miles Beale, ad Wine and Spirit Trade Association, “nonostante l’Obr (Office for Budget Responsibility, un organismo indipendente, ndr) abbia finalmente riconosciuto che l’aumento dei prezzi porta a un calo delle entrate, il Governo non riesce a riconoscere che è la sua stessa politica a far salire quei prezzi. Sorprendentemente, il Tesoro continua a portare avanti il suo piano infondato di aumentare ulteriormente le accise sugli alcolici. I prezzi saliranno ancora una volta per i consumatori, le aziende britanniche ne soffriranno e le entrate del Tesoro continueranno a diminuire: si prevede che saranno inferiori di 700 milioni di sterline rispetto all’anno scorso e di 1,1 miliardi di sterline dalle previsioni di marzo”.
Il WineGb, l’ente che rappresenta il settore vinicolo britannico
, con 500 viticoltori e produttori associati, che rappresentano il 70% della superficie vitata del Regno Unito, ha affermato che “il Cancelliere ha avuto l’opportunità di aiutare il settore vinicolo del Regno Unito, ma non c’è nulla nel Bilancio che stimoli la domanda dei consumatori e c’è poco per portare allegria natalizia. Un altro aumento delle accise sugli alcolici colpisce ingiustamente l’industria vinicola nazionale, mettendo a rischio posti di lavoro rurali, turismo e crescita in un momento in cui il vino britannico sta guadagnando fama a livello globale”. WineGb ha, comunque, accolto “con grande favore l’annuncio che il costo degli apprendistati per i giovani sotto i 25 anni sarà completamente gratuito per le SMEs (le Pmi, ndr). Ciò darà impulso al nostro settore, aprendo le porte ai giovani, promuovendo assunzioni più diversificate e inclusive, aiutando le nostre aziende e l’industria vinicola in generale”.

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