Un documentario che racconta gli “orange wines”. Si intitola “Skin Contact: Development of an Orange Taste” e ha come protagonisti i vini di Joško Gravner (fra gli ideatori del progetto). In Italia disponibile on-line dal 16 giugno

Si intitola “Skin Contact: Development of an Orange Tast” il documentario sugli “orange wines” (vini che dividono la critica ma che si stanno ricavando uno spazio sempre meno piccolo tra gli appassionati) che, in trenta minuti, racconta come nascono i vini bianchi sottoposti a macerazione sulle bucce. Lo firmano Laura Michelon e Mike Hopkins ed è prodotto da Bottled Films, con il produttore di Oslavia Joško Gravner, fra i protagonisti del progetto.
“Skin Contact: Development of an Orange Taste” prende in esame la storia degli “orange wines” dal 1997, quando Joško Gravner inizia a lavorare su un nuovo modo di fare vino in Italia, producendo un vino bianco lasciato a fermentare assieme alle bucce per un lungo periodo di tempo.
Una scelta che nel 2001 evolve nella vinificazione in anfora. Dopo un viaggio in Georgia Joško Gravner sceglie la modalità classica del Caucaso, quella della zona dei Kakheti, che prevede grandi anfore in terracotta interrate. È un ritorno al passato, ma soprattutto un forte balzo nel futuro, tant’è che molti da quel giorno lo seguono nella sua idea di riportare il vino al suo significato originario.

Come Angiolino Maule e Daniele Piccin, assieme a Gravner nel film e legati a Joško da una sorta di filo rosso che attraversa le regioni e le generazioni. L’anteprima italiana, dopo la premiere a Londra lo scorso 19 aprile, è andata in scena il 9 giugno alla Montecchia di Selvazzano Dentro (Pordenone) e per l’occasione Massimiliano Alajmo (tre stelle Michelin con “Le Calandre” di Rubano) ha creato un menu abbinato ai vini dei tre produttori.
Il trailer è visibile all’indirizzo http://bottledfilms.com/, mentre sarà possibile acquistare il film sul sito, dal 16 giugno (costo di 5 euro).