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EDUCAZIONE NEL MONDO

Un “gold standard” per la formazione sul vino italiano: l’obiettivo di “VIA” con la filiera

Nuovo “Advisory Board” per Vinitaly International Academy, con Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc e Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti
FEDERDOC, FEDERVINI, FIVI, UNIONE ITALIANA VINI, VINITALY INTERNATIONAL ACADEMY, Italia
Nuovo “Advisory Board” per Vinitaly International Academy

Per far crescere ancora il vino italiano, soprattutto nei mercati emergenti, con un occhio particolare alla Cina, è fondamentale fare formazione e divulgazione culturale sull’affascinante ma complesso panorama enologico del Belpaese. Un “mantra” che si ripete da tempo, con tanti player importanti del settore che hanno investito su questo aspetto. Ma ora, la filiera del Belpaese, fa squadra intorno a Vinitaly, e alla “Vinitaly International Academy” di Vinitaly International. Che dopo aver annunciato l’arrivo del professor Attilio Scienza dell’Università di Milano alla guida del comitato scientifico, ha creato un nuovo “Advisory Board” di cui fanno parte tutte le più importanti organizzazioni della rappresentanza della filiera: da Federvini ad Unione Italiana Vini, da Federdoc alla Fivi-Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Con un obiettivo condiviso e dichiarato ambizioso: creare una sorta di “gold standard” per la formazione e l’educazione al vino italiano nel mondo, coinvolgendo sempre di più non solo le cantine, ma anche professionisti di tutto il mondo, consorzi e così via. Con i membri dell’“Advisory Board” che saranno garanti istituzionali del progetto, e contribuiranno a migliorare le connessioni tra il vino italiano e i professionisti del trade mondiale.
“Siamo molto orgogliosi e sono molto orgogliosa di essere stato invitato qui a far parte di questo comitato. Credo che Vinitaly International Academy stia facendo esattamente ciò che era veramente necessario per il vino italiano, come nessun altro prima” ha commentato la presidente della Fivi Matilde Poggi.
“Vinitaly International Academy ha fatto un lavoro enorme sull’educazione al vino italiano - aggiunge il dg Federvini Ottavio Cagiano - ed è molto interessante questa nuova collaborazione, necessaria per migliorare ancora in futuro.
“Parliamo sempre del vino italiano come uno dei grandi capolavori del mondo, ma è vero che abbiamo bisogno di sempre più “ambasciatori” appassionati e di persone che possano meglio sviluppare e interpretare la conoscenza di ciò che facciamo, la passione dei produttori, i diversi paesaggi e i diversi territori che rappresentiamo. Per questo motivo, la collaborazione tra Federdoc e Vinitaly Academy è qualcosa che considero uno dei punti chiave per il futuro del vino italiano”, sono le parole del presidente Riccardo Ricci Curbastro.
“Questa è la prima esperienza organizzata di alta formazione sul vino italiano - ha dichiarato Giulio Somma, direttore della comunicazione di Unione Italiana Vini - uno strumento essenziale per promuovere la diversità del vino italiano e la sua ricchezza nella produzione. Vogliamo contribuire come un sistema di aziende vinicole, dando così inizio a un dialogo che sarà molto importante, sicuramente, per il settore del vino intero”.
I prossimi Certification Course della Vinitaly International Academy saranno di scena da Hong Kong dal 4 all’8 novembre, guidati dalla Master of Wine Sarah Heller e da Henry Davar, prima della Hong Kong International Wine & Spirits Fair, dove Vinitaly curerà la regia del padiglione Italiano. 162 gli “expert” ed “ambassador” formati dalla Via ad oggi, in 29 Paesi del mondo, soprattuto in Usa (47) ed in Asia, con 45 tra Cina ed Hong Kong.

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