“Un vino nato alla Scala” che dopo un lungo percorso, iniziato nel 2004, si è guadagnato una serata speciale tutta per sé, accompagnato dalle note di Chopin, Ravel e Debussy (suonate magistralmente da Alessandro Taverna), dagli assaggi creativi della chef Aurora Mazzuchelli e dai sorrisi aggraziati di Carla Fracci. Ha così debuttato il Bellavista Brut Teatro alla Scala 2013, per la prima volta lontano dal palco della Prima che inaugura la stagione teatrale: una sorta di celebrazione che il Teatro alla Scala, massimo esponente della musica operistica italiana e fra i più prestigiosi al mondo, ha voluto dedicare nel Foyer Toscanini a questa bollicina, che lo accompagna dalla sua riapertura del 2004 (e con cui ha rinnovato la partnership fino al 2021).
Sinonimi di eleganza e fascino, ma anche di assoluto rigore e precisione, il Teatro alla Scala e lo spumante franciacortino di Terra Moretti brindano insieme alle nuove stagioni teatrali da quasi 15 anni. Un connubio che ha esordito con il Vittorio Moretti 2004 (con le diverse sboccature del 2012, 2013 e 2014) il quale poi, nel 2015, ha ceduto il testimone ad un Brut Vintage interamente dedicato al Teatro tramite i cofanetti (ispirati via via alle prime di ogni anno: da Balconate a Madama Butterfly, fino ad Andrea Chénier).
Dal quest’anno, questi due simboli di arte, storia e cultura italiana hanno deciso di fondersi in un’unica identità, non più legata alla temporaneità di una stagione teatrale. Un Franciacorta millesimato cuvée, composto da uve Chardonnay e Pinot Nero che provengono dai vigneti più alti e più vecchi della proprietà: un’armonia ricercata come quella di una grande orchestra, che esprime la sua forza grazie ai tanti strumenti diversi, perfettamente accordati fra loro, che la compongono.
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